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Taranto – Sui “Tamburi” parte il sogno di Melucci, ma ora il merito di chi è?

Tamburi e periferie. Ecco che si entra in campagna elettorale così, con quel protagonismo degli ultimi anni della giunta Melucci con i cantieri della rigenerazione urbana.

Ma c’è ora chi nega tutto questo, ricamando con le sterili note della propaganda il proprio punto di vista.

Di questo disappunto parla Ubaldo Occhinegro, tecnico progettista ora nella squadra di Melucci in un post su Facebook che pubblichiamo.

“…assisto con rammarico ad una campagna elettorale di infimo livello, farcita di menzogne e priva di contenuti.

Leggo giornalmente di un candidato sindaco di una goffa coalizione senza programmi nè progetti per il futuro, che MENTE ai cittadini sapendo di mentire.

MENTE su tutto e asserirebbe persino che la Terra è piatta pur di raccattare i voti della povera gente che non può, non ha il tempo e gli strumenti per potersi informare.

D’altronde non sembra avere argomenti propri se non l’odio verso Rinaldo Melucci

Ebbene continuo a sentire che i cantieri che si aprono giornalmente, ormai da qualche anno, non sono merito di questa amministrazione.

Questi stessi personaggi, che fino a pochi mesi fa e per quattro anni sono stati parte integrante e convinta della maggioranza, oggi rinnegano loro stessi e le loro azioni politiche, dimostrando tutta l’inconsistenza del loro pensiero e l’incoerenza del loro operato, evidentemente in vendita per qualche posizione di privilegio in più.

E allora ribadiamo, con i potenti mezzi di internet, la realtà dei fatti.

Il duro lavoro che abbiamo fatto in questi anni con Rinaldo Melucci e con il contributo prezioso dei tecnici comunali è, infatti, tutto online, a prova di menzogne.

Il quartiere Tamburi ha ricevuto i fondi dal Governo Renzi nel 2015 ma è solo nel 2018 (Amministrazione Melucci) che si è firmata la Convenzione tra Comune Arca Ionica e Regione Puglia per l’avvio dei progetti di rigenerazione urbana, i cui primi cantieri partono domani.

Sono progetti di riqualificazione urbana importanti, oserei dire storici per il quartiere più martoriato dall’inquinamento dell’acciaieria, e per questo centrali nell’operato dell’amministrazione Melucci.

Dopo 3 anni e mezzo di Progettazioni preliminari, definitive, esecutive, conferenze di servizi, raccolta di pareri, problemi di ogni genere (perché ci troviamo di fronte a progetti complessi), bonifiche, indagini, ispezioni, gare d’appalto, commissioni, finalmente si parte.

la VERITÀ è che dal 2018 al 2022 abbiamo lavorato giorno e notte affinché questi progetti si potessero realizzare e queste risorse non si perdessero come molte altre prima. Domani si cominciano a muovere le gru, ma la strada è ancora lunga…

Ps. Il Museo degli Illustri Tarantini (il Mudit, oggetto di altre MENZOGNE) viene candidato nel 2017 (Sindaco Melucci) al bando Regionale chiamato Community Library ottenendo un finanziamento di circa 1.600.000 euro per il suo restauro. Stesso finanziamento ottenuto dalla Biblioteca Acclavio (qui però per 2.000.000 di euro). L’Assessore competente era Massimiliano Motolese, Francesca Viggiano e Aurelio di Paola (quello “barese”).

Il dirigente era, ed è Mimmo Netti con una squadra formidabile di tecnici che non si sono mai risparmiati ed hanno affrontato i “mulini a vento” della burocrazia italiana, tra cui Enzo Piccolo, Donato Nistri Enzo Santini, Gianni Nardelli, Osvaldo Digiacomo, Simona Sasso e tanti altri…

Entrambi i progetti realizzati con fondi della Regione Puglia ( Michele Emiliano.. quell’altro che chiamano “barese” senza sapere che almeno la metà dei fondi che arrivano a Taranto provengono da Bari) ed eseguiti dal Comune di Taranto in questi tre anni. Tra pandemie planetarie, aumento prezzi e mancanza di materie prime.

Io nel 2018 ero solo il progettista del Mudit e fu a seguito di quel progetto che Rinaldo Melucci mi volle nella sua squadra…. “per cambiare Taranto” mi disse…io gli ho creduto. ed ho fatto bene!

A domani ai Tamburi per festeggiare il lavoro. Dawwwero!”

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