Principale Attualità & Cronaca Tragedia al porto di Taranto, le reazioni della politica

Tragedia al porto di Taranto, le reazioni della politica

Mario Turco: «Esprimo il mio cordoglio alla famiglia dell’operaio Massimo De Vita, ex dipendente TCT, morto questa mattina mentre lavorava al quarto sporgente del porto di Taranto, a causa di un incidente risultato fatale. Il MoVimento 5 Stelle ritiene inammissibile l’ennesima morte bianca in un territorio che, purtroppo, risulta recidivo sotto questo profilo, e ribadisce con forza il suo impegno nel percorso mirato a garantire la totale sicurezza dei luoghi di lavoro in Italia.»

Rinaldo Melucci: «L’incidente di questa mattina al IV Sporgente, costato la vita a un giovane operatore portuale, ci mette di fronte alla necessità di fermarci e riflettere ancora sul tema della sicurezza sul lavoro. Riteniamo di dover sospendere le iniziative di alcun genere oggi, a cominciare dalla visita al primo cantiere del quartiere Tamburi. Alla famiglia e ai colleghi della giovane vittima giunga il nostro più sentito cordoglio».

Nicola Oddati: «Quello che è accaduto questa mattina al porto di Taranto ci dà conferma dell’esigenza di tenere alta la guardia su un tema purtroppo sempre attuale come quello della sicurezza. Solo ieri, in una agorà tenuta proprio a Taranto, abbiamo discusso con la Cgil delle varie problematiche del mondo del lavoro. Se da un lato vanno affrontate le questioni relative al mantenimento dei livelli occupazionali e a dignitose condizioni di lavoro, ancor più rilevante è la sicurezza sui luoghi di lavoro. Indispensabili interventi mirati a curare il lavoro malato e precario. Le mie personali condoglianze e quelle di tutto il Partito Democratico jonico ai familiari del giovane deceduto questa mattina».

Michele Mazzarano: «Inaccettabile perdere la vita sul posto di lavoro. Questa notizia tragica apre la giornata nel peggiore dei modi. Certamente gli organi competenti, con gli accertamenti in corso, andranno ad individuare le cause, e le eventuali responsabilità. In un momento in cui si discute in maniera vivace del futuro della città di Taranto va certamente posta in cima alla lista delle priorità la sicurezza sui luoghi di lavoro in un’area industrializzata come quella jonica. Questo perché non esiste sviluppo che non rispetti e tuteli prima la persona. Particolare attenzione richiede evidentemente un luogo come il IV sporgente, già tristemente noto per altre morti sul lavoro. Alla famiglia e ai colleghi della vittima le mie più sentite condoglianze».

Mino Borraccino: «Lavorare per vivere dignitosamente, non per morire! Ancora un morto sul lavoro, l’ennesimo… La vittima è un ex dipendente della società TCT (Taranto Container Terminal), di 40 anni. Il lavoratore, addetto alla movimentazione delle pale eoliche, secondo una prima ricostruzione, pare sia rimasto schiacciato nella parte pubblica del quarto sporgente, lato ponente: si sarebbe ribaltato il telaio di ferro che contiene le pale eoliche e il lavoratore è rimasto schiacciato. Ogni commento è superfluo! Insieme al Presidente della Regione Puglia Emiliano e all’ex sindaco di Taranto Melucci abbiamo deciso di rinviare l’iniziativa di oggi dell’inaugurazione al quartiere Tamburi. Spero che almeno in questa giornata le polemiche e le strumentalizzazioni politiche possano lasciare il passo ad una seria riflessione sulle condizioni di sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro. Basta!!! La campagna elettorale per Taranto, per ora si fermi, in ossequioso rispetto della vittima e dei suoi familiari ed amici».

Massimo Battista: «È intollerabile che nel 2022 si muoia ancora a causa del lavoro, Taranto piange l’ennesimo morto. Un incidente grave accaduto questa mattina al quarto sporgente, le cui dinamiche sono ancora in via di definizione, l’ennesima tragedia che colpisce la nostra città. Alla famiglia dell’operaio deceduto vanno le nostre più sentite condoglianze».

Foto: Occhinegro

Redazione Corriere di Puglia e Lucania 

Corriere Nazionale

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