Principale Ambiente & Salute La guerra, lo spazio e anche superficialismo e ignoranza

La guerra, lo spazio e anche superficialismo e ignoranza

La guerra un’Ucraina introduce la modalità denominata MULTIDOMINIO perché a terra , cielo, e mare aggiunge Information Tecnology, gli interventi economico-finanziari e resta “ congelato” per adesso lo spazio cosmico.

Oggi lo Spazio viene considerato “ l’altura decisiva”.Gli interessi strategici sono concentrati dalla più bassa orbita possibile fino a 36 mila chilometri, l’orbita geostazionaria.

Resto allibito rispetto alla semplicità con la quale si parla di terza guerra mondiale. Superficialismo e ignoranza rispetto alle armi nucleari di quarta generazione segnano questo tempo della follia. A settembre nuovo passo avanti sulla fusione nucleare controllata a confinamento inerziale nel laboratorio Lawrence Livermore National Laboraty : pronti per una microbomba nucleare a pura fusione?

Ricerche e sviluppi sui super laser con potenza inimmaginabili , ricerca a scopo imilitaresull’antimateria, sulla bombe all’afnio.

Armi potentissime che rimandano a prospettive inquietanti ma che, sembrano coerenti con una irresponsabile pulsione di guerra a prescindere.

Verificate le parole di Sciascia di una:equivalenza tra il potere, la scienza e la morte che sembrano stia, per stabilirsi nel mondo “? I programmi spaziali delle maggiori potenze , riguardano ICT (information comunication technologies) e le tecnologie spaziali rispondono alla convinzione che, spazio e cyberspazio sono i fattori geopolitici del dominio e l’unica credibile garanzia per il mantenimento dell’ordine mondiale . Lo spazio non è considerato una res communi posto che, la competizione sul pianeta per il dominio e il controllo delle risorse registrerà un ulteriore incremento. Negli USA il recupero dei contributi di alcuni autori classici, precursori della moderna geopolitica, quali Alfred Thayer Mahan o Halford Mackinder, le cui teorie trasferite nello spazio hanno dato vita all’”astropolitica”, ovvero lo studio della relazione tra i caratteri fisici e meccanici dello spazio extraterrestre, la tecnologia e le strategie politico-militari. Sono state trasposte nelle orbite spaziali concezioni derivate dalle basi marittime situate in punti strategici e ben controllati. I nodi strategici delle rotte spaziali sono diventati le orbite di trasferimento di Hohmann, che sono le rotte obbligate per il passaggio dei satelliti dalle orbite basse alla cintura geostazionaria; i punti lagrangiani, caratterizzati dall’annullamento reciproco dei campi gravitazionali di Terra e Luna e quindi da condizioni favorevoli, in prospettiva, all’installazione di basi militari spaziali; la stessa orbita geostazionaria, una fascia unica e circoscritta che presenta caratteristiche particolari che la rendono adatta allo stazionamento ed all’operatività di numerosi satelliti, in particolare di quelli per le telecomunicazioni. Stati Uniti e Russia hanno lanciato più di 4.800 satelliti militari, contro gli 80-90 del resto del mondo. Anche la Cina, con il “Libro Bianco” sulle attività spaziali, del 2000, identifica la sicurezza nazionale come elemento chiave della politica spaziale di Pechino e nel “Libro Bianco” della Difesa Nazionale, del 2004 manifesta, l’intenzione di sviluppare tecnologie “dual use“. I documenti in materia spaziale dell’Unione Europea sono il “Libro Verde” e il “Libro Bianco” sulla Politica Spaziale europea, che riflettono i principi già contenuti nel rapporto “Rapporto Bildt-Peyrelevade-Späth”, pubblicato dall’Agenzia Spaziale Europea nel 2000. Il rapporto presentava, per la prima volta in ambito europeo, il concetto di Spazio quale strumento strategico per l’implementazione di una politica di sicurezza europea, aprendo all’utilizzo di tecnologia anche in campo militare e marcando una svolta all’atteggiamento dell’Unione Europea nei confronti della competizione spaziale. La sfida militare nello spazio rientra nello “spazio terrestre”, ovvero entro i circa 36.000 km dell’orbita geostazionaria, distanza entro cui operano, in orbite basse, i satelliti di osservazione e navigazione, in orbite medie i sistemi di posizionamento e navigazione satellitare, in orbite geostazionarie, i satelliti per le telecomunicazioni e per l’osservazione polare.

Le orbite basse (LEO-Low Earth Orbits) sono comprese tra i 150 e gli 800 km sopra la superficie terrestre.

Tali orbite ospitano stazioni spaziali e missioni umane, e sono particolarmente utili per attività militari e d’intelligence, satelliti per attività di ricognizione. Le orbite medie (MEO-Medium Earth Orbits) sono comprese tra gli 800 e i 35.000 km di altitudine e sono adatte a costellazioni satellitari per le telecomunicazioni.

Gli attuali progetti del dipartimento di Stato degli USA sono il NFRIE (near field infrered experiment), un satellite che consente di discriminare tra la differenti scie missilistiche. Il satellite NIFIRE che ruota nelle orbite basse trasporta un veicolo di attacco antimissile.

Su piattaforma satellitare si dovrebbe verificare lo Space–based Interceptor Test Bed che è un programma con armi ad energia cinetica e l’SBIS (space- based infrared system) ovvero un insieme di sistemi di tracciamento che rafforzano early warning missilistico (vigilanza e allerta), la difesa ASAT (armi antisatelliti ).

Erasmo Venosi

LASCIA UNA RISPOSTA

Inserisci il tuo commento, grazie!
Inserisci il tuo nome qui, grazie

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.