Principale Arte, Cultura & Società Sport e tempo libero, Taranto destina poche risorse

Sport e tempo libero, Taranto destina poche risorse

Sport e tempo libero, Taranto destina poche risorse

Spesa pro capite per abitante inferiore alla media nazionale e regionale.

L’attività fisica è molto importante per la salute dell’individuo. La pratica dell’ attività sportiva porta infatti a chiari benefici sia dal punto di vista fisico che psicologico, per gli adulti ma soprattutto per adolescenti e bambini. Istat rileva per esempio che la pratica sportiva continuativa è più diffusa tra i minori di 17 anni, mentre lo svolgimento di una qualche forma di attività fisica è maggiore all’aumentare dell’età. Considerando però il dato totale, nel 2020, il 36,6% degli italiani dichiara di praticare almeno uno sport e il 28,1% di svolgere attività motoria.

La percentuale di persone che praticano attività fisica o sportiva cambia drasticamente lungo la penisola. Se nel nord il 74,4% degli intervistati dichiara di svolgere una qualche forma di sport o moto, le percentuali scendono al centro (67,4%) e al sud (50,2%).

Per la pratica di sport organizzati, è necessaria la gestione continuativa e puntuale delle infrastrutture dedicate, oltre a un’attenzione particolare per le società che coordinano l’aggregazione di atleti a livello dilettantistico. I comuni possono intervenire su questi e numerosi altri aspetti.

I bilanci delle amministrazioni comunali prevedono, infatti, una voce di spesa dedicata a “Sport e tempo libero”. Al suo interno, sono considerate tutte le uscite per le società e le associazioni sportive e le relative manifestazioni e iniziative, oltre alla formazione professionale del personale dedicato al funzionamento di queste attività.

Sono comprese inoltre le spese per la gestione delle opere pubbliche legate alla pratica sportiva, le strutture per le attività ricreative e le iniziative di promozione dello sport.

Quanto spendono ad abitante per lo sport ed il tempo libero le amministrazioni comunali?

La città più virtuosa tra quelle considerate grandi (intorno ai 200 mila abitanti) Trieste è quella che spende quasi 50 euro ad abitante. Seguono Padova (40,29) e Firenze (29,3). In fondo invece si trovano Genova (12,63 euro pro capite), Bari (10,41) e Roma (4,56).

Taranto ha speso 11,03 euro per abitante sotto media a livello nazionale (32,40 euro pro capite) e sotto la media regionale (12,05 euro pro capite).

I comuni della Valle d’Aosta sono quelli che riportano l’uscita maggiore con 155,47 euro pro capite. Seguono la provincia autonoma di Bolzano (129,78) di Trento (80,04) e il Friuli-Venezia Giulia (66,11), tutti territori a statuto speciale. Al contrario, le amministrazioni che in media spendono di meno sono quelle calabresi (13,08 euro pro capite), quelle pugliesi (12,05) e quelle campane (10,49).

Infine ragionando nell’ambito della provincia di Taranto, il capoluogo jonico spende molto meno di un comune virtuoso come Carosino (77,27) ma anche di Torricella (27,85), San Giorgio Jonico (25,90), San Marzano (22,73) ed è anche preceduto di poco da Maruggio e Martina Franca.

* I dati si riferiscono alla spesa per cassa per le attività sportive e del tempo libero. Spese maggiori o minori non implicano necessariamente una gestione positiva o negativa della materia. Da notare che spesso i comuni non inseriscono le spese relative a un determinato ambito nella voce dedicata, a discapito di un’analisi completa.

FONTE: open polis, bilanci – consuntivi 2020

Selezione dati per questo articolo: Giovanni Saracino – grafica: Marco Panico

Redazione Corriere di Puglia e Lucania 

Corriere Nazionale

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