Caro gasolio, protestano i mitilicoltori
Domani ci sarà la manifestazione di protesta della marineria tarantina prevista dalle ore 10.00 alle ore 12.00. “Circa 30 pescherecci navigheranno nella rada di mar Grande di Taranto sostando in prossimità del Palazzo del Governo e in prossimità della banchina ENI”. A darne notizia Cosimo Bisignano ed Emilio Palumbo in rappresentanza delle associazioni LEGACOOP, AGROALIMENTARE, PUGLIA AGCI, PESCA PUGLIA.
“La situazione di stallo, anzi di regressione, che attanaglia la marineria tarantina ormai da diverso tempo rischia di sfociare in una crisi gravissima ed irreversibile – si legge nel testo di motivazione della protesta inviato anche al prefetto Martino -. Da anni gli operatori stanno fronteggiando problemi legati alla diminuzione delle risorse e ad un piano normativo inadeguato, astratto e spesso inapplicabile per le nostre realtà ambientali e socio-economiche. Da anni resistono di fronte a fenomeni di abusivismo e di pesca pseudo professionale, all’aumento dei costi delle materie prime, ed alla concorrenza sleale legata ai prodotti d’importazione. In questo contesto il triplicarsi del costo del carburante nel corso degli ultimi 12 mesi sta dando il colpo di grazia rendendo l’attività insostenibile”.
“Malgrado il fermo forzato di tutte le marinerie italiane realizzato nelle ultime due settimane e malgrado gli annunci fatti a livello ministeriale e regionale sull’adozione di provvedimenti d’urgenza atti ad offrire un sostegno alle imprese della pesca, nessun intervento operativo è stato adottato al momento – prosegue la nota -. I costi dei prodotti petroliferi, anzi, caratterizzati negli ultimi giorni da forte instabilità e volatilità acuiscono a livello locale quelle diatribe già evidenziate da ministri del nostro governo sulle effettive cause degli aumenti, legate in parte alla guerra in Ucraina ma anche a bolle speculative di mercato. Appare strano per esempio che proprio sul nostro territorio che ospita una delle piu importanti raffineria italiane il gasolio uso pesca spunti spesso un costo maggiore rispetto ad altri compartimenti marittimi”.
“Pertanto ritenuto necessario prorogare lo stato di agitazione della marineria tarantina e considerata inoltre l’opportunità di rendere pubblici i contenuti della protesta, attueremo una pacifica manifestazione nelle acque della rada Mar Grande di Taranto dove dalle ore 10.00 alle ore 12.00 circa i pescherecci navigheranno e sosteranno in prossimità della banchina Eni e del Palazzo del Governo” concludono i rappresentanti delle associazioni dei mitilicoltori tarantini LEGACOOP AGROALIMENTARE PUGLIA AGCI PESCA PUGLIA.
FOTO: Occhinegro
Redazione Corriere di Puglia e Lucania