Principale Politica Diritti & Lavoro Sanità, Di Gregorio: “Sperequazione in danno di Taranto”

Sanità, Di Gregorio: “Sperequazione in danno di Taranto”

Sanità, Di Gregorio: “Sperequazione in danno di Taranto”

Per la provincia ionica 186 medici, 188 infermieri e un OSS mentre i numeri delle altre province hanno altre dimensioni, per fare un esempio 921 infermieri a Bari e 858 a Lecce.

Riceviamo e pubblichiamo la nota del consigliere regionale Vincenzo Di Gregorio (PD) in ordine al Piano triennale del personale sanitario che penalizza Taranto e la sua provincia.

“Il confronto è sempre la migliore opzione per tentare di conciliare le necessità di un territorio con le disponibilità della Pubblica amministrazione. Questa regola dovrebbe essere applicata universalmente, ma è assolutamente inderogabile in campo sanitario. Per questo sorprende quanto previsto per Taranto nel Piano triennale del fabbisogno delle aziende sanitarie e degli ospedali pugliesi”.

Lo afferma il consigliere regionale Vincenzo Di Gregorio (Pd). “Per la provincia ionica è stata ipotizzata la dotazione di 186 medici, 188 infermieri e un OSS. I numeri delle altre province hanno ben altre dimensioni, solo per fare un esempio: 921 infermieri a Bari, 858 a Lecce. Pur considerando la maggiore estensione territoriale, sembra evidente una sperequazione in danno di Taranto che, purtroppo, vive una condizione di emergenza sanitaria non riscontrabile in altri territori”.

“Sono tanti – spiega il consigliere dem – i tristi primati in ambito sanitario della provincia ionica: maggiore incidenza di neoplasie nella popolazione, compreso i bambini; posti letto e personale insufficienti; lunghe liste di attesa per esami diagnostici e prestazioni specialistiche; insufficiente presenza della medicina territoriale; carenza di medici, annoso problema delle interminabili attese nei Pronto soccorso.

Questa condizione di grave disagio merita la giusta attenzione ed è quello che chiederò all’assessore regionale alla Sanità, Rocco Palese anche alla luce delle legittime e numerose proteste sollevate da sindacati di categoria e ordini professionali. E lo farò coinvolgendo tutti i consiglieri regionali della provincia ionica, di maggioranza e di opposizione”.

“Taranto va rispettata – conclude Di Gregorio – la sua strategicità nazionale non deve valere solo quando deve farsi carico di mantenere la produzione di acciaio o contribuire al fabbisogno energetico. Taranto deve essere strategica sempre. Anche, anzi soprattutto quando si programmano le piante organiche sanitarie, le nuove infrastrutture, gli investimenti”.

Redazione Corriere di Puglia e Lucania 

Corriere Nazionale

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