La nuova terrazza davanti alla chiesa di San Domenico
Una lieta sorpresa è riservata per la notte di Giovedì Santo a chi è solito ogni anno assistere all’uscita dell’Addolorata. Vico San Pietro Imperiale, davanti alla chiesa di San Domenico, è stato infatti ampliato grazie alla realizzazione di un’ampia terrazza che scorre, su terrapieno, affianco alla elementare Consiglio, proprio come una volta.
Questo è stato possibile grazie all’abbattimento del muro di recinzione della scuola, alquanto antiestetico, innalzato tra gli anni cinquanta/sessanta. La nuova opera permetterà inoltre una migliore visuale della facciata della chiesa, i cui lavori di restauro sono stati inaugurati nella quinta domenica di Quaresima. La terrazza (sul modello di quella preesistente) è stata dotata, su indicazione dell’ex assessore ai Lavori pubblici Francesca Viggiano, di una scalinata e di uno scivolo per disabili, che nella quotidianità sarà al servizio degli alunni del plesso scolastico.
Provvisoriamente la nuova opera sarà riservata soltanto ai disabili, al fine di consentire loro di assistere meglio all’inizio del mesto pellegrinaggio dell’Addolorata, con accesso disciplinato dalla Protezione Civile. Successivamente, con il completamento dei lavori, la terrazza sarà aperta a tutti i tarantini.
Rivolto alla risoluzione dei problemi di fruibilità della scuola elementare Consiglio, tenendo in debita considerazione il contesto storico e turistico della chiesa di San Domenico, l’intervento è stato voluto dal Servizio Edilizia Scolastica della Direzione Lavori Pubblici diretta dall’Ing. Simona Sasso e seguito dai tecnici dei Lavori pubblici (arch. Cosimo Netti in qualità di progettista, Giovanni Bonamassa, Rup, arch. Vincenzo Santini e geom. Luigi Ferro, alla direzione dei lavori). L’obiettivo principale è stato la riqualificazione degli spazi esterni dell’istituto scolastico, ripristinando il preesistente terrapieno al posto di un cortiletto di alcuna utilità e ricettacolo di immondizie.
La nuova terrazza, di circa 130 metri quadri, pavimentata adeguatamente nel rispetto del contesto, è stata accessoriata con una balaustra. Materiali e colori sono stati scelti dai competenti uffici della Soprintendenza Archeologica. L’opportuno coordinamento della Direzione Lavori con gli enti gestori dei servizi pubblici (Telecom, gas, Enel ed altri) ha altresì consentito la demolizione di una cabina elettrica, d’intralcio alla visibilità della chiesa.
Tali lavori, affidati alla GV Service srl, per un costo complessivo di circa 150mila euro, hanno consentito un primo esempio di reale rigenerazione urbana, così necessaria in Città vecchia.
Foto Mino Lo Re
Redazione Corriere di Puglia e Lucania