“La macchina mi serve per fare le commissioni”, ha dichiarato l’anziana automobilista nuorese quando la polizia locale l’ha fermata per la seconda volta. Non aveva più l’abilitazione dal 2018.
AGI – “La macchina mi serve per fare le commissioni”. Gli agenti della polizia locale di Nuoro si sono sentiti rispondere così dall’automobilista di 86 anni senza patente che avevano appena fermato per la seconda volta, dopo averla multata quindici giorni prima per guida senza patente: non ce l’aveva più da sei anni.
La doppia sanzione è costata oltre 7 mila euro all’anziana, che ha già pagato l’intero importo.
Due settimane fa una pattuglia motociclistica, durante un controllo di routine sulle strade di Nuoro, ha intercettato una Nissan Micra: l’ultraottantenne al volante non indossava le cinture di sicurezza. Dalla verifica dei documenti, però, è emerso un fatto ben più grave: l’anziana aveva perso i requisiti per la guida – quindi, la patente non le era più stata rinnovata – fin dal 2018.
Come previsto dal Codice della strada, all’automobilista è stata elevata una sanzione di 5.100 euro, l’importo minimo previsto. Il massimo è di 30.599 euro.
Il fermo dell’auto
L’auto è stata sottoposta a fermo amministrativo per 90 giorni, ma evidentemente la donna ha continuato a circolare. Qualche giorno fa, la stessa pattuglia motociclistica della polizia locale si è imbattuta nella stessa Nissan Micra. Gli agenti l’hanno riconosciuta e fermata: alla guida la stessa anziana, distinta signora, del tutto consapevole di essere in torto.
“Dovevo fare delle commissioni”, è stata la giustificazione della recidiva, alla quale è stata notificata una nuova multa, stavolta di 2 mila euro. Dopodiché, il veicolo è stato condotto in un centro autorizzato da cui partiranno le pratiche per la sua confisca e alienazione.
“Entrambe le volte, la signora ha mostrato piena consapevolezza di ciò che stava accadendo e ha tenuto un comportamento rispettoso e pacato nei confronti degli agenti”, racconta all’AGI il comandante della Polizia locale di Nuoro, Gioni Biagioni. La donna non solo non ha battuto ciglio di fronte all’importo delle sanzioni che le sono state inflitte, ma ha anche provveduto immediatamente al pagamento.
“Non sottovalutiamo l’importanza della verifica dei requisiti psicofisici per mettersi alla guida di un veicolo, che non a caso viene fatta a intervalli sempre più ravvicinati man mano che l’età del conducente avanza, con variazioni a seconda della presenza di condizioni particolari o di eventuali patologie”, ricorda Biagioni. “Si tratta di una condizione essenziale per garantire la sicurezza per sé e per gli altri. Per questo l’entità della sanzione, in questi casi, è significativa: la signora ha tenuto un comportamento scorretto alla guida, che mina la sicurezza di tutti gli utenti della strada”.