Principale Economia “Serve chiarezza sul futuro delle ZES”

“Serve chiarezza sul futuro delle ZES”

“Serve chiarezza sul futuro delle ZES”

M5S chiede audizione in Regione sul futuo delle ZES.

“Le Zone Economiche Speciali (ZES), istituite per legge per 2017, rappresentano un’opportunità per la Puglia che bisogna cogliere appieno. Nella nostra regione sono state istituite la ZES Adriatica interregionale Puglia-Molise e la ZES Jonica interregionale Puglia-Basilicata, le cui potenzialità potrebbero fare da volano per la nostra economia. Negli anni ci sono stati problemi anche di natura burocratica, ultimo tra tutti, il ritardo da parte della Corte dei Conti nella bollinatura della nomina dei commissari straordinari Guadagnolo e Gallucci, avvenuta quattro mesi fa, che di fatto fa sì che gli stessi non possano essere pienamente operativi. Ai commissari, dopo l’insediamento, che auspichiamo arrivi nell’immediato, spetterà anche il compito di ridefinire il perimetro delle ZES, come stabilito nel decreto Pnrr2 dello scorso 13 aprile. Per conoscere lo stato dell’arte delle attività e degli investimenti delle ZES e capire come si intenda procedere per la ridefinizione delle Aree ZES abbiamo ritenuto opportuno depositare una richiesta di audizione in IV Commissione in modo da poter ascoltare tutti gli attori interessati. Questo anche alla luce dell’incontro che si terrà domani a Bari sul tema, organizzato da Confindustria, a cui prenderà parte anche la ministra Carfagna”. Lo dichiarano il capogruppo del M5S Marco Galante e il vicepresidente del Consiglio Regionale Cristian Casili.

“Nell’ambito del PNRR – continuano Galante e Casili – sono stati destinati 630 milioni di euro per ‘Investimenti infrastrutturali volti ad assicurare un adeguato sviluppo dei collegamenti delle aree ZES con la Rete nazionale dei trasporti, in particolare con le Reti Trans Europee Ten-T’, al fine di rendere efficace l’attuazione delle ZES. A queste risorse si aggiungono ulteriori 1,2 miliardi di euro che il PNRR riserva ad Interventi sui principali Porti del Mezzogiorno. Le Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale (Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta e Monopoli) e del mar Ionio (Taranto) hanno siglato un accordo con Intesa Sanpaolo per lo sviluppo dell’attività portuale e dell’economia del mare nell’ambito del programma strategico della Banca, denominato Motore Italia. Tutti aspetti su cui vogliamo porre l’attenzione per avere informazioni più dettagliate”.

Nella richiesta si chiede di audire l’assessore allo Sviluppo Economico Alessandro Delli Noci, il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del mare Adriatico Meridionale Ugo Patroni Griffi; il  Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio Sergio Prete, direttore regionale di Basilicata, Puglia e Molise di Intesa Sanpaolo Alberto Pedroli, Manlio Guadagnuolo Commissario Straordinario della  ZES interregionale Adriatica e Floriana Gallucci, Commissario Straordinario della ZES Jonica interregionale Puglia-Basilicata.

“Vogliamo sapere – concludono i pentastellati – quali siano gli specifici interventi infrastrutturali da avviarequelli avviati, gli investimenti e le tempistiche di realizzazione, quali saranno i criteri per le nuove aree che entreranno a far parte delle ZES se sia possibile visionare un cronoprogramma; in che termini è previsto, nei diversi progetti, il coinvolgimento dei Comuni, le cui aree rientrano nella perimetrazione delle ZES e se con gli stessi è stata avviata o si intenda avviare una interlocuzione ai fini di un coordinamento e quali sono le attività previste nell’ambito dell’accordo di collaborazione siglato dalle Autorità di Sistema Portuale con Intesa Sanpaolo”.

Redazione Corriere di Puglia e Lucania 

Corriere Nazionale

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