Depuratore, ok ad area per le trincee drenanti
Un nuovo passo avanti si registra per la realizzazione del depuratore consortile a servizio dell’agglomerato di Sava e Manduria nonché dei collettori di adduzione e scarico a servizio degli abitanti dei due centri e delle relative marine.
Nella giornata di ieri il consiglio comunale di Manduria, con tredici voti a favore e dieci contrari ha approvato la delibera che destina 60mila metri quadrati di terreno in contrada Marina che saranno trasformati dall’Acquedotto Pugliese nel recapito finale del depuratore in costruzione in località Urmo-Specchiarica.
Una decisione che non è ovviamente piaciuta a quella grande fetta di popolazione che da sempre è contraria alla realizzazione di quest’opera. E che di fatto sgombra sempre più il terreno dagli ostacoli incontrati in tutti questi anni, come la decisione di inizio marzo del Tar Puglia che ha rigettato il ricorso di un gruppo di cittadini residenti a Manduria e Avetrana, a cui si era aggiunta l’amministrazione di quest’ultimo, per l’annullamento “dell’autorizzazione n. 36 del 11/12/2017, rilasciata dal Dirigente del Comune della Città di Manduria, Ing. Emanuele Orlando in favore di AQP; – della determinazione del Dirigente della Regione Puglia – Sezione autorizzazioni ambientali, Dott.ssa Antonietta Riccio, del 27.12.2016; – del Provvedimento del 25.08.2017 del servizio Via-Vinca della Regione Puglia nonché di ogni e qualsiasi ulteriore atto comunque connesso presupposto e/o conseguenziale”. Ovvero la proroga della VIA (Valutazione Impatto Ambientale) per la realizzazione del depuratore consortile a servizio dell’agglomerato di Sava e Manduria nonché dei collettori di adduzione e scarico a servizio degli abitanti dei due centri e delle relative marine.
Redazione Corriere di Puglia e Lucania