La politica è dignità. Prodi incontra gli studenti di Taranto
di Evelyn Zappimbulso
Questa mattina, nell’aula magna dell’IS “Maria Pia” l’ex premier Romano Prodi ha incontrato gli studenti di Taranto e rappresentanti del mondo della scuola tarantina.
Al tavolo con Romani Prodi, la Dirigente scolastica del “Maria Pia” Giovanna Santoro, che ha ringraziato autorità militari e civili presenti, tra cui il Prefetto, il Comandante provinciale dei Carabinieri, il Dirigente provinciale dell’Ufficio Scolastico di Taranto e il prof. Ciro Intermite che ha moderato la presentazione del libro “Strana la vita, la mia” del politico ospite.
“Abbiamo due grandi cose messe in piedi a metà dell’ultimo decennio: l’istruzione e la sanità, che vanno curate e coccolate”, così Prodi rivolgendosi ai numerosi studenti presenti, sottolineando l’importanza dell’agire democratico e in accordo con le ideologie contrarie.
“I fenomeni singoli – appellando così le forme comuni di dittatura, ha continuato l’economista – non vanno da nessuna parte, ci vuole squadra, ci vuole la democrazia. Ragazzi, guardatevi dai fenomeni che vanno sul palco a recitare”.
In risposta ad una domanda di un giovane studente, che ha chiesto cosa fosse per Prodi la politica, ha sottolineato che “la politica è dignità. Dovete avere la capacità di avere un ruolo e mantenerlo”.
Per l’ex Ministro, che ha raccontato come felice del suo primo dicastero andò ad abbracciare la madre, prima persona cui volle riferire di persona tale traguardo, importante è il percorso di maturazione e crescita di ogni individuo, che deve saper dominare rinunce prima della scalata meritoria del successo. “Ministro, vai a buttare il pattume”, questa fu la risposta della mamma al giovane Prodi, che ha così voluto ricordare tale episodio agli studenti presenti, con un pizzico di commozione e l’intento di mostrare loro il lato umile e umano di chi crede che la politica sia innanzitutto servizio puro alla comunità.
“Dovete parlare l’inglese e parlarlo bene. Senza l’Unione Europea non avete futuro. L’Europa è ancora debole, ma si regge su un principio antico: la sussidiarietà, che vuole dire che ciò che deve essere fatto vicino ai cittadini deve essere fatto vicino ai cittadini. Bisogna far maturare la democrazia, avendo fermi radici e identità”.
Questi gli stimoli che l’ex premier ha lanciato alla giovane platea, ricordando che lui ha un sogno: la realizzazione di 30 università del Mediterraneo, unite da nord a sud. Libere e unite, ove ogni studente può studiare e far esami spostandosi da un paese all’altro.
“Perchè – ha concluso Prodi – il futuro del Paese sta in tre parole: Scuola, Scuola, Scuola.”
Evelyn Zappimbulso Vice Direttore Corrierepl.it
Redazione Corriere di Puglia e Lucania