Tutta Taranto attorno a San Cataldo
Quella che ci apprestiamo a vivere domenica 8 maggio, apertura dei festeggiamenti di San Cataldo con “u pregge” e la processione a mare, è la Taranto migliore e che portiamo sempre nel cuore. La Taranto che vorremmo si mostrasse sempre così, nell’orgoglio della sua bellezza, in una giornata in cui fede e tradizione si mescolano insieme a quel sentimento di appartenenza ai propri colori. Non per niente alcuni parlano dell’8 maggio addirittura di giornata dell’orgoglio tarantino.
Abbandonando ogni preoccupazione per gli strascichi della pandemia e per la crisi sempre più incalzante, la folla tornerà ad assieparsi alla balaustra del lungomare e di corso Due Mari per salutare il passaggio del santo, chiedendo la sua intercessione e nel contempo ammirando il meraviglioso spettacolo della rada di Mar Grande rallegrata dalle luci di tantissime imbarcazioni di ogni tipo. Il compianto vicario generale mons. Nicola Di Comite, che presiedeva il comitato festeggiamenti, sosteneva che la processione a mare di San Cataldo era la più grande di tutta la Puglia. Persino di quella di San Nicola, a Bari!
Quale prologo della festa, sempre domenica, a rinsaldare il legame della città con il mare, ci sarà la prima tornata del Palio di Taranto, gara di barche a remi in rappresentanza delle circoscrizioni cittadine. Il “via” sarà dato alle ore 19, davanti alla sede del “Palio”, da dove gli equipaggi effettueranno il giro dell’Isola, fra il caloroso tifo dei supporters. L’arrivo, mezz’ora dopo, davanti al castello aragonese.
La parte tradizionali dei festeggiamenti prevede la cerimonia de “’U pregge”, cioè la consegna da parte del Capitolo Metropolitano dell’argenteo simulacro del patrono al commissario prefettizio per tutta la durata dei festeggiamenti. Così lo svolgimento. Il corteo delle autorità civili, con gli atleti della regata, preceduto dalle bande musicali cittadine “Lemma” e “Santa Cecilia”, partirà da Palazzo di Città alle ore 18 diretto in arcivescovado; nell’atrio saranno in attesa il Capitolo Metropolitano e l’arcivescovo monsignor Filippo Santoro, che benedirà con gli atleti del “Palio”. Da lì ci si dirigerà in Cattedrale per lo svolgimento della cerimonia de “’u pregge” (alle ore 18.45): dopo il breve discorso dell’arcivescovo e la lettura del verbale, ci sarà la firma dell’atto di consegna del simulacro alla città.
Successivamente si snoderà la processione lungo corso Vittorio Emanuele per l’imbarco sulla motonave “Cheradi”, messa a disposizione dallaMarina Militare, ormeggiata al molo turistico “Sant’Eligio”. Alla grande festa parteciperà tutta la natura, con il volo di gabbiani e la fantastica “danza” dei pesci a pelo d’acqua, anche loro uniti nell’omaggio al santo. Al largo attenderanno innumerevoli imbarcazioni di ogni tipo che accompagneranno San Cataldo nel giro per Mar Grande. Attorno alle ore 20.30 il colorito corteo di imbarcazioni transiterà per il canale navigabile, salutato dall’apertura del ponte girevole e dalla tradizionale fiaccolata a pioggia d’argento che scenderà dagli spalti del castello aragonese, assieme ai variopinti fuochi pirotecnici. L’attesa della folla su corso Due Mari sarà scandita dalle musiche della fanfara del Comando Marittimo Sud della Marina. Dopo il giro per Mar Piccolo, San Cataldo sbarcherà alla banchina della discesa Vasto per il ritorno in Cattedrale attraverso la discesa Vasto, piazza Castello e via Duomo, rallegrate dalle luminarie. Quindi la folla sciamerà su via Garibaldi per la visita al tradizionale mercatino.
Per la cronaca, si tende a reputare la processione a mare una tradizione secolare, ma non è così. Secondo un documento conservato nell’Archivio Storico del Comune, se ne trovano tracce nel 1933, quando la reliquia del braccio del Santo, in un prezioso contenitore d’argento, fu portata su un rimorchiatore per la benedizione ai due mari; la novità riscosse un elevato consenso, tanto da continuare nel tempo e da diventare, ancor oggi, uno dei momenti più significativi della vita della nostra comunità.
Redazione Corriere di Puglia e Lucania