Esce oggi 3 giugno 2022 “Some people get lost“, il songwriter dall’anima anglosassone e di stanza a Milano che segue i precedenti singoli “A Boy Needs To Grow” e “Blackbird“. Il primo singolo “A Boy Needs To Grow” rifletteva sull’importanza di scegliere con coraggio un percorso da seguire, indipendentemente da quanto rischioso esso sia. Il secondo, “Blackbird”, invocava la determinazione necessaria per avviarsi e continuare lungo il proprio cammino. “Some People Get Lost” mette sul tavolo le inevitabili cadute e frustrazioni da affrontare man mano che si avanza. Esse sono in grado di farci dubitare, indietreggiare o addirittura cambiare direzione. In realtà è possibile vederle come strumenti per migliorarci e come sfide da superare. Sotto questa luce, tali ostacoli possono essere apprezzati, permettendo di concentrarsi sui singoli passi piuttosto che sul traguardo finale. A fare l’opposto, quest’ultimo apparirebbe troppo lontano fino a sentirlo addirittura irraggiungibile. Infine, ciò che più importa è dare inizio al nostro viaggio, che è qualcosa di non scontato al contrario della fine a cui, prima o poi, ogni cosa arriva.
Nel videoclip, che seguirà la release del singolo, i personaggi affrontano la crescita di questa consapevolezza, imparando a non cadere ma, anzi, a continuare a riprovarci.
SCOPRI IL BRANO SU SPOTIFY:
https://open.spotify.com/album/2N4BOTXjayceNx0mgaoalF?si=tKQsSzs6S3OJCDFCl_4FSA
BIO:
Henry Beckett è un cantautore italiano nato a Milano, ma di anima americana. È proprio il mondo dell’alternative rock, tinto da chitarre riverberate e atmosfere d’oltreoceano, ad averlo attirato verso la musica e ispirato a comporre i suoi pezzi. Nel 2017 autoproduce il suo EP di esordio “Heights”, che presenta nello stesso anno al MI AMI Festival di Milano. In questo primo lavoro emerge una sensibilità profonda, intima e romantica, contornata allo stesso tempo da sfumature più tenebrose proprie di una personalità irrequieta quanto riflessiva.
Nel 2019 Henry avvia la produzione di un album di 9 brani inediti, intitolato “Riding Monsters”. In questo introspettivo nuovo viaggio, il suo sguardo rimane rivolto verso il panorama artistico del cantautorato americano (Bruce Springsteen, Ryan Adams, Jonathan Wilson). Henry accompagna dolcemente l’ascoltatore in un immaginario fatto di viaggi on the road, lungo sconfinate autostrade circondate dal deserto o bagnate dalle coste. Lo spirito sognatore del cantautore milanese riecheggia in ogni brano, ma è ora plasmato da una maggiore maturità e consapevolezza. I testi parlano di passati amori, di crescita e di ricerca, attraverso i quali l’artista si interroga sul proprio futuro e sulla direzione da dargli. Dopo un lungo periodo di silenzio a seguito della pandemia, Henry si prepara a pubblicare “Riding Monsters”, anticipato dall’uscita di tre singoli. Il primo intitolato “A Boy Needs To Grow”.