In centinaia hanno voluto conoscere da vicino storie, testimonianze, immagini ed emozioni raccontate dalle registe internazionali arrivate a Taranto. Spaccati di vita di chi difende i diritti delle donne, tra difficoltà estreme e la voglia di mostrare sempre «Lo sguardo della tigre». L’Oasi dei Battendieri, sulle sponde del mar Piccolo, è stata gremita durante tutte le serate di talk, proiezioni di film e dibattiti che hanno arricchito la Mostra del Cinema di Taranto.
L’edizione 2021, recuperata in questi giorni dell’estate 2022 dopo il rinvio causa Covid, ha puntato l’attenzione sul cinema realizzato dalle donne dell’Islam. Quattro serate con proiezioni di sette film e incontro con le autrici. Ospiti d’eccezione le registe Iante Roach, Masooma Ibrahimi e Sahraa Karimi, che hanno raccontato il lavoro di donne impegnate nel mondo sociale e culturale. Direzione artistica del regista Mimmo Mongelli, curatore di edizione l’attore palestinese Balsam Asfur.
Oltre ai film, anche il reading «Sguardi» di Luisa Campatelli, con Tiziana Risolo per la regia di Alfredo Traversa: un momento immersivo di grande partecipazione emotiva. E poi i talk con le registe e le associazioni Alzaia e Babele, due realtà che si occupano di supportare le donne vittime di violenza e tutelare i migranti nel contrasto delle discriminazioni. Durante i talk anche i messaggi delle parlamentari tarantine Alessandra Ermellino e Rosalba De Giorgi e della presidente del Consiglio regionale pugliese Loredana Capone che hanno mostrato vicinanza a queste tematiche.
Documentarista italo-australiana della BBC che vive tra Iran e Libano, Iante Roach ha raccontato il suo «Five unbroken cameras», un reportage su cinque cineaste afgane, girato poco prima della caduta di Kabul: «ringrazio Taranto per aver dato visibilità a queste storie che parlano di donne costrette a fuggire dal proprio Paese» commenta «È importante parlare di questi argomenti, soprattutto al grande pubblico, e lo abbiamo fatto in un luogo splendido di questa meravigliosa città».
Per il suo primo viaggio in Italia ha scelto Taranto e si è detta entusiasta. Masooma Ibrahimi, regista nata in Iran da famiglia afghana, con «Kabul Girls» ha portato la storia di quattro ragazze che vivono nella Capitale dell’Afghanistan: «Nessuno sceglie dove nascere, ma possiamo decidere cosa fare nella vita. E a causa della nazionalità o del proprio genere, in tanti non hanno questa possibilità. Per le mie origini sono stata vessata, ma queste difficoltà mi hanno dato la forza di fare questo lavoro».
Il pubblico ha assistito alla proiezione di «Hava, Maryam, Ayesha», film scelto dall’Afghanistan come candidato alla corsa all’Oscar e firmato da Sahraa Karimi: «Parlare di questi argomenti così difficili al pubblico è la maniera più efficace di tenere l’attenzione sempre alta. Unire turismo, cultura e sensibilizzazione su queste tematiche è vincente e continuo a farlo in ogni parte del mondo».
«Abbiamo voluto dare un contributo di testimonianza per non dimenticare le vicende che hanno travolto i Paesi islamici» sottolinea il direttore artistico Mimmo Mongelli «La condizione femminile in queste zone è estremamente precaria e noi siamo dalla parte di chi con forza e talento porta avanti il suo essere donna impegnata nel cinema e nel sociale. Andiamo avanti con la prossima edizione e continuiamo la mission culturale della Mostra del Cinema di Taranto nata nel 2016 per volontà della Regione Puglia e ora facente parte del network dei Cinefestival di Apulia Film Commission». Il curatore di edizione Balsam Asfur commenta «L’opera cinematografica è la punta dell’iceberg, quello che non vediamo è l’esperienza personale di queste donne. Con questo Festival abbiamo voluto portare a Taranto le storie di queste donne e i loro racconti. È stata un’esperienza davvero profonda, fatta in una città bella, da esplorare, da guardare con occhi diversi».
La Mostra del Cinema di Taranto, organizzata da Levante International Film Festival-Mostra del Cinema di Taranto, è un’iniziativa di Apulia Film Commission e Regione Puglia – Assessorato alla Cultura e Turismo, a valere su risorse di bilancio autonomo della Fondazione AFC e risorse regionali POC 2007/2013 e del Piano straordinario “Custodiamo la Cultura in Puglia 2021”, prodotta nell’ambito dell’intervento Apulia Cinefestival Network 2021/22. Partner: Comune di Taranto, Provincia di Taranto, Università degli Studi «Aldo Moro» di Bari, Accademia delle Belle Arti di Bari, Rai Puglia, associazione Alzaia Onlus, APS Babele.