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Intervista a Marco Sponziello, economista che parla di sviluppo sostenibile e di “transizione etica”

foto di copertina Marco Sponziello e Giovanna Quarta

L’intervista a Marco Sponziello affascina e arricchisce tutti coloro che entrano in contatto con le sue molteplici attività: Commercialista e Revisore specializzato in start up innovative e in sviluppo sostenibile, Docente di Geografia Economica nella Scuola Superiore e Contrattista presso l’Università del Salento, presente su La7 tv come Economista e  Presidente dell’Associazione Next Eu.

Partendo dall’incarico di Presidente di Next Eu”, di cosa si occupa questa Associazione?

L’Associazione fa cultura sull’Economia Circolare e la Sostenibilità, dialoga con i protagonisti del territorio, le imprese, le istituzioni e gli enti locali, stimolandoli a proporre iniziative e progetti.

L’obiettivo principale è il rilancio dell’economia italiana e del Mezzogiorno, sfruttando al meglio le opportunità offerte dalla Next Generation Eu, dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e dal nuovo Piano promosso dall’Unione Europea “REPower Eu”, sull’incentivazione all’uso di energie alternative. 

Lei sottolinea il concetto di “transizione etica”, cosa si intende?

Per transizione etica si intende il passaggio ad un tipo di economia, di imprenditorialità, che tiene conto del limite imposto dallo sfruttamento delle risorse disponibili sul pianeta. Questa nuova economia dovrà basarsi su uno sviluppo di tipo sostenibile, riducendo quanto più possibile l’impronta ecologica, che soprattutto i paesi più sviluppati hanno accresciuto pericolosamente nel tempo.

L’Agenda 2030 dell’ONU, la Next Generation Eu, il PNRR e il REPower Eu affrontano le questioni delle transizioni, da quella verde a quella digitale, non menzionando mai quella etica, che è invece necessaria ancora prima delle altre: perchè è un atteggiamento che l’uomo deve avere nei confronti dell’ecosistema, dei propri simili, garantendo anche la parità di genere e l’abbattimento delle disuguaglianze socio-economiche territoriali.

 Next Eu ha moderato due convegni importanti disquisendo di Società Benefit, uno a Mesagne e l’altro a Lecce, ce ne vuole parlare?    

Le Società Benefit (SB) rappresentano un’evoluzione del concetto stesso di azienda, in quanto oltre agli obiettivi di profitto, si prefiggono lo scopo di avere un impatto positivo sul territorio.

L’idea di realizzare nel 2015 una legge anche in Italia, prima in Europa e seconda nel mondo, sulle Società Benefit è presa dagli Stati Uniti: le aziende odierne, impostate come sono su un tipo di economia puramente capitalistica, non riescono a realizzare di fatto un tipo di sviluppo che sia effettivamente sostenibile.

La storia economica, già dopo il Covid e con l’attuale siccità dovuta molto probabilmente all’eccessivo sfruttamento delle risorse energetiche, ci dimostra che dobbiamo trovare nuove strategie e navigare nella direzione giusta, mantenendo sì la prospettiva dell’utile, ma senza tralasciare la compatibilità con ciò che si produce e l’ambiente circostante.

Possiamo dire, quindi, che il modello delle SB non dovrebbe più rappresentare un’opzione, ma uno standard obbligatorio per il futuro, l’unico possibile!

Non ci sono molte SB e sarebbe auspicabile pensare a delle premialità nei bandi, affinchè se ne creino di nuove o evolvano in questa direzione le attuali “Aziende tradizionali”; per questo con l’Unisalento e con l’associazione Next Eu, già nel primo convegno svoltosi a Mesagne a dicembre dello scorso anno, abbiamo fatto appello alla Regione Puglia per cercare di essere i primi sul territorio nazionale a creare un Albo speciale per tutti coloro che decidessero, da ora in avanti, di trasformare le proprie aziende in Società Benefit, o farne nascere di nuove.

La Regione, nella persona dell’Assessore allo Sviluppo Economico Alessandro Delli Noci, ha colto immediatamente il segnale che noi abbiamo lanciato ed ha proposto una legge apposita.

Questo è quanto ha affermato lo stesso assessore nell’ultimo Convegno di giugno 2022, avvenuto presso la prestigiosa sede di Links Management di Lecce, azienda che di fatto adotta già le politiche di sostenibilità.

E’ molto gratificante per noi essere riusciti, in qualche modo, a stimolare positivamente la nostra politica regionale, aprendo la strada a collaborazioni future con altre istituzioni pugliesi, come il Politecnico di Bari, Confindustria giovani Puglia e Confindustria Bari-Bat, con i quali abbiamo già programmato altri incontri che facciano da stimolo al territorio pugliese. 

Lei è un importante riferimento per i suoi studenti, l’esempio concreto che, volendo, gli obiettivi si possono sempre raggiungere con entusiasmo, impegno e determinazione.

Lei opera fra i giovani e costruisce per i giovani: trovare qualcosa che funzioni per i giovani,  fornisce stimoli, punti di vista originali, domande e risposte impensabili.

                                                                                                 Giovanna Quarta                                                                                                                                                                                                               

 

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