Foto di copertina: Prof. Federico Pirro
by Giovanni Mercadante
Il tessuto manifatturiero del Mezzogiorno. Potenzialità economiche, dinamiche produttive e strategie di filiera è il tema affrontato nel nono volume della collana “Un Sud che innova e produce”.
Un ampio lavoro di ricerca frutto della collaborazione con il CESDIM/Centro Studi e documentazione sull’industria nel Mezzogiorno, che sarà presentato venerdì 22 luglio presso l’Aula Magna “Aldo Cossu” dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro alle ore 10.30.
Relatori
Stefano BRONZINI – Magnifico Rettore Università di Bari
Paolo SCUDIERI – Presidente SRM
Massimo DEANDREIS – Direttore generale SRM
Presentazione della ricerca
Salvio CAPASSO – Responsabile Imprese e Territorio SRM
Federico PIRRO – Professore di Storia dell’Industria Università di Bari e Presidente onorario CESDIM
Tavola rotonda – Modera Sergio LUCIANO, Direttore del mensile Economy
Governance, impresa e logistica
Connessioni per un Mezzogiorno competitivo
Alessandro DELLI NOCI – Assessore allo Sviluppo economico, Regione Puglia
Sergio FONTANA – Presidente di Confindustria Puglia e Confindustria Albania
Sergio PRETE – Presidente AdSP Mar Ionio
Industria tra presente e sfide future
Alessandro BANZATO – Amministratore delegato di Acciaierie Venete
Lella MICCOLIS – Presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Taranto
Paolo RUGGERI – Vicepresidente della BHNuovo Pignone di Firenze
Riflessioni conclusive
Alberto PEDROLI – Direttore regionale Puglia, Basilicata e Molise, Intesa Sanpaolo
Per l’occasione sarà distribuita copia della ricerca e altro materiale di analisi sull’industria nel Sud.
Il volume offre una fotografia dettagliata dell’industria manifatturiera del Sud, che evidenzia la presenza di punte di eccellenza e diffuse realtà industriali che producono, innovano e che spesso sono strettamente interconnesse alle principali filiere nazionali e internazionali. Un Mezzogiorno che va ben oltre quello a cui si è soliti pensare; la sua valenza e le sue potenzialità sono notevoli, anche alla luce dei nuovi paradigmi di crescita tracciati a livello comunitario e improntati sempre più su logiche innovative e di sostenibilità.
SRM/Studi e Ricerche per il Mezzogiorno, quindi, presenterà il nono numero della collana dedicata al Sud redatto in collaborazione col CESDIM/Centro Studi e Documentazione sull’Industria nel Mezzogiorno promosso presso l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro dal prof. Federico Pirro, docente di Storia dell’Industria e coordinatore scientifico del Centro.
L’Associazione, come da statuto, effettua in generale analisi sull’andamento dei principali settori economici, su specifiche aree territoriali, nonché su iniziative di sviluppo imprenditoriale anche ai fini di un’assistenza tecnica agli operatori pubblici e privati del Mezzogiorno con particolare riguardo agli interventi dell’Unione Europea e alle relazioni economiche tra l’Italia, con particolare riguardo al Mezzogiorno, e la sponda Sud del Mediterraneo.
Inoltre, opera in tema di promozione culturale, di informazione e comunicazione, volte ad accrescere la cultura economica del territorio di riferimento, tramite essenzialmente la redazione di pubblicazioni specifiche e l’organizzazione dell’attività convegnistica e seminariale.
In particolare l’Associazione è specializzata nelle ricerche riguardanti le amministrazioni locali nonché sui temi relativi al finanziamento ed alla realizzazione di opere infrastrutturali necessarie per la valorizzazione del territorio meridionale.
Inoltre, svolge attività di studio e monitoraggio per iniziative economiche e produttive anche per conto di enti pubblici locali o di aziende private.
L’esperienza di SRM nel campo della ricerca economica sulle infrastrutture portuali e logistiche ha dato vita all’Osservatorio Permanente sull’Economia dei Trasporti Marittimi e la Logistica, oggi punto di riferimento per il cluster/raggruppamento del comparto a livello nazionale e internazionale.
L’Osservatorio sull’Energia di SRM mira a offrire dati, statistiche, modelli economici e analisi, fornendo una rappresentazione dell’approvvigionamento di energia primaria.
Il Mezzogiorno d’Italia, secondo uno studio di SRM, rappresenta il principale serbatoio italiano di energie rinnovabili (oggi produce il 52,3% della quota nazionale di eolico, solare e bionergie) e diventerà presto uno dei principali hub/laboratori europei dell’idrogeno, ideale frontiera di collegamento tra Europa e sud Mediterraneo nel processo di transizione energetica che porterà alla decarbonizzazione.
A dirlo è Massimo Deandreis, direttore generale di SRM, durante il suo intervento a Napoli al seminario “Il ruolo del Mezzogiorno per la sicurezza energetica italiana ed europea”.
L’Italia rappresenta, tra i principali Paesi europei, quello più dipendente dall’estero per guanto riguarda il fabbisogno energetico (77%), contro una media UE-28 pari al 58%, mentre la Francia è quella meno esposta fra i grandi (48%).
Il Mezzogiorno d’Italia possiede un importante patrimonio di energie rinnovabili: ci sono aree con abbondanti risorse geotermiche (Campania e Sicilia) e sempre il Sud pesa per il 91% della produzione a terra di gas.
Rafforzare la produzione di energia rinnovabile nel Mezzogiorno significa fare diventare il Sud Italia uno dei principali hub europei dell’idrogeno, ponte energetico del Mediterraneo grazie alla sua posizione geografica che la pone al centro del mare nostrum.