Principale Arte, Cultura & Società Poeti a Cassano delle Murge? Presentiamoli!

Poeti a Cassano delle Murge? Presentiamoli!

di Vincenzo Angiulo

Il nostro borgo, Cassano delle Murge, svela ai suoi concittadini, ancora una volta, una piccola perla di cultura. Nascosta nella gioventù, velata dalla mondanità, il dolce filo invisibile dell’arte, lega il mignolo di diversi giovani che, alle prese con la maturità, trovano il tempo scrivere, macchiando la vergine carta con l’inchiostro di una penna trasudante emozioni, sensazioni, momenti passati, sognati, idealizzati.

La poesia, un’arte coltivata da secoli innominabili, un dono per chi è capace di scriverla, donarle quella musicalità nella lettura che rende le parole immagini. Quante volte affermiamo: “durante la lettura, l’estasi dei versi, ha reso ai miei occhi ciò che lui provava…”

Diamo parola a questi giovani poeti. Abbiamo posto loro delle domande, così da conoscere il loro pensiero poetico.

“I libri sono la medicina dell’anima, la curano dal nichilismo di dover vivere la vita che ci è data!”

                                                                  Isabel Colacicco 

Poche, semplici parole, frutto di una penna oltre la quale non c’è salvezza? Il linguaggio forbito, la cura nella scelta delle parole, evidenziano una personalità cosciente del mondo dove una vile prudenza, ferma il prossimo dal correre contro il suo futuro, per soffermarsi in una dolorosa realtà. I pensieri scritti su fugaci brandelli di carta, o sulle note del telefono, gonfi di messaggi che urlano al mondo la verità che, spesso ci rifiutiamo di ascoltare o guardare, quando vediamo il nostro volto, riflesso nello specchio.

Isabelle Colacicco è una giovane ragazza, la cui passione per la lettura, l’ha portata a rendere i suoi pensieri inchiostro. La necessità di scrivere le scorre nelle vene, la voglia di gridare al mondo la sua gioia, resa dal suo sorriso, esplode nella sua personalità vivace, nel desiderio di confronto e nuove amicizie. Le sue citazioni, pensieri, poesie, le sue parole, minuziose e ricercate, svelano un linguaggio forbito, aulico, formato da anni di intense di letture, della quale la Colacicco è particolarmente fiera.

“L’arte deve creare suggestione ma non deve mistificare!” – afferma la giovane ragazza, rimarcando con poche, semplici parole, un concetto chiave nella società moderna.

Come descrivi la tua personalità?

“Faccio fatica a definire la volubilità dell’essere umano, animale soggetto alle influenze esterne. Ho iniziato a scrivere nel lontano 2014 proprio nel tentativo di cristallizzare delle rappresentazioni di me, lasciando che il mio inconscio si palesasse. Sembrerà paradossale, forse è così… ho sempre preferito la poesia costruita alla prosa, perché così, rileggendo le mie opere, potrò pormi d’innanzi alle molteplicità di interpretazioni che la mia personalità produce!”

Da dove nasce questa passione? Cosa vuoi trasmettere con la tua poesia?

Isabel ha deciso di rispondere a entrambi i quesiti direttamente con la sua poesia, fornendo una descrizione accurata, così da rispondere a ogni curiosità scaturita durante la lettura.

“L’opera ha lo scopo di indagare le origini delle differenze di genere nella società. In particolare studiare la situazione degli uomini, al fine di definire i vantaggi che essi trarrebbero nell’unirsi alle donne nella lotta al maschilismo.  Chiaramente l’opera mostra una visione d’insieme, sottintendendo che il femminismo, di per sé, non sia rivolto unicamente alla tutela delle donne. L’espressione “Esperienza tesse la tela” è una personificazione metaforica che fa riferimento al ruolo che la donna, inizialmente, occupava nella società; cioè quella di dedicarsi alle – come lo stesso poeta Giacomo Leopardi definì – “opere femminili”. Tuttavia, il verso mette in luce come, la dedizione alle opere manuali, (evidenziata anche da parole come “tatto” e “manualità”) abbia portato le donne ad una consapevolezza della vita maggiore rispetto al mero nozionismo. L’uomo invece, abbagliato dal potere che la conoscenza gli avrebbe conferito, è finito intrappolato dal “titolo”. L’espressione “Insoddisfazione fu carnefice”, infatti, sottintende proprio la competizione, la fame di potere, la forza conquistatrice, che ha portato a definire l’uomo moderno nella società come essere privo della sua libertà di sentirsi fragile; libertà che invece è finita per essere considerata la prerogativa principale di ogni donna. La condizione di svantaggio che le definizioni hanno prodotto – e che io con la mia opera ho voluto mettere in luce – è condivisibile da ambedue le “fazioni”, che dovrebbero, dunque, unirsi, nella lotta femminista alle distinzioni di genere per uscirne entrambe vincitrici; e non come il cervo, che accecato, è andato incontro ad un destino tragico!”

 

“Amava ad occhi chiusi… Senza vedere chi fosse l’amato…Non c’è favola più bella che amore e Psiche”

                                                          Giacomo Leopardi

Questa frase, sussurrata alle orecchie della bella Fanny Targioni Tozzetti dal conte Leopardi, perché invaghito della donna, alla vista di una statua, nascosta in una nicchia nella villa in cui si trovavano, raffigurante Amore e Psiche, protagonisti di una storia di Apuleio, riportata nel suo libro “Le metamorfosi” ma anche grande fonte di ispirazione nella scultura, altro non è che una introduzione al prossimo, giovane poeta locale: Leonardo Alimani, Giovane ragazzo il cui cuore, pulsa per l’amore delle opere, le poesie del poeta Giacomo Leopardi. Il giovane poeta, combatte contro una perversa visione dell’amore, da lui idealizzato e rivisto dalla natura pessimistica del suo poeta ispiratore.

Da dove nasce questa passione?

“L’idea di scrivere poesie è nata per via delle mie difficili circostanze come: la morte di mio padre, solitudine, delusione in amore, come colui che mi ispira, Giacomo Leopardi, che ha sofferto nel suo paese una delle sue citazioni – “Padre io non voglio morire in Recanati” – io soffro nel mio paese: Cassano…”

Come descrivi la tua personalità?

“La mia personalità è: pessimista, realista, idealista!”

Cosa vuoi trasmettere con la tua poesia?

“Scrivo poesie per uno sfogo personale, per chi soffre ed ha sofferto nella vita, per amore, per chi è triste… voglio che si sentano comprese e che pensino: “allora non sono l’unico/a sentirmi cosi” voglio aiutare le persone di qualsiasi età a scoprire e a vedere per come sono le cose le persone realmente voglio che vedono la realtà, che non sognino, che prendano le cose come stanno e che non si illudano. Io sono dell’idea che la felicità non esista; noi poniamo la felicità come un obiettivo, un punto di forza per andare avanti, per non essere tristi. Ma se lasciassimo spazio alla tristezza finiremmo per stare tutti male; il nostro stato emotivo cambia ripetutamente, la felicità secondo me è breve, non bisogna illudersi di un qualcosa che prima o poi finisce, ad esempio spesso in amore si viene delusi per via delle false apparenze, una persona alle volte si fa vedere per quello che noi vogliamo vedere o, per fingere di essere una brava persona, noi diamo tutti noi stessi e alla fine tutto ci viene ripagato con l’abbandono, il giocare con i sentimenti, nel farci soffrire. E dov’è finito quel senso di felicità? Un sentimento che abbiamo provato nel trovare l’anima gemella che ci doveva amare e stare vicino?

L’amore vero di una volta dove c’era rispetto, fiducia non c’è più. Grandi e giovani d’oggi giocano e si usano tra di loro con i loro sentimenti portando come un loro unico obiettivo “fare sesso”. Facendo ciò nascono le delusioni e un senso di rancore mi permetto di parlare e di dire ciò perché ho visto con i miei stessi occhi e le ho provate sulla mia stessa pelle, le delusioni come dicevo portano al rancore

“lui/lei mi ha fatto stare male allora io lo tratto cosi” quello che voglio dire e che non tutte le persone sono cosi, bisogna cominciare a differenziare chi vuole cercare solo di divertirsi nel farci stare male e giocare con i nostri sentimenti e chi prova sentimenti veri.

Quello che voglio comunicare e come dicevo che l’apparenza inganna molte persone non si mostrano vere e per quello che noi vediamo ma bisogna stare attenti non solo in amore ma in tutto. Bisogna essere più realisti e vero molti per scappare dalla realtà dai problemi, dalle sofferenze che le persone ci recano, le delusioni in amore e non solo, ci rifugiamo nel nostro mondo di fantasia questo per tirare un sospiro di sollievo, ma quello che dico io e di rimanere con i piedi per terra, non sognare ma accettare la realtà dei fatti e se proprio dobbiamo cambiare qualcosa cambiamo chi ci sta intorno per stare meglio.”

 

Poesia:

Falsa apparenza

 

Dolce,

mia tranquillità,

svanito nella mia

cupa tristezza.

 

Timore provo

nel rimaner illuso,

ma altro non vedo

che il diavolo ammantato

come angelo.

 

Ricordi di te,

riaffiorano,

anima mia innocua

dolore prova,

altro non mi rimane

che stare rannicchiato

su me stesso,

tacere.

 

Tentativi di scordarti

mi hanno portato

solo ad una via,

quello del fallimento.

 

Leggero tremito

involge la mia pelle,

continuo a pensarti

nonostante tu

anima illusoria

non ci sei più.

 

Incertezze affiorano

la mia mente,

paura provo,

ma se pensarti

dovrò continuare,

di me cosa

accadrà?

 

Raccolta “Illuso d’amore” – lunedì 9 maggio 2022

Spiegazione:

“In questa poesia ho cercato di raccontare il mio stato d’animo. Ho cercato di provare a scordare colei che doveva essere la mia anima gemella, ma si è mostrata per quella che non era realmente mi ha illuso con le sue dolci e belle parole erano bugie, frutto della sua falsa natura. La sua apparenza mi ha ingannato, e nonostante il dolore che mi ha portato e che lei non è più presente, se a pensarla continuo, del mio star bene di come mi sento quali saranno le conseguenze? Cosa ne sarà?”.

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