L’avvertimento lanciato dal presidente del Cai Lombardia, Emilio Aldeghi, dopo la tragedia sulla Marmolada.
di Fabio Florindi
L’incidente, costato la vita a una decina di persone, “è una tragedia che si spiega in una logica dell’erosione delle masse di ghiaccio dei ghiacciai. Il cambiamento del clima, l’aumento della temperatura e della CO2, stanno determinando il ritiro dei ghiacciai. Poi il caldo particolare di questi ultimi periodi ha reso la situazione ancora più grave”. Ma comunque, precisa Aldeghi, “si tratta di fatti imprevedibili”.
La natura “non sempre è governabile o è intuibile il pericolo. Sulla Marmolada le persone erano correttamente equipaggiate, la via non era particolarmente impegnativa, non c’erano avvisaglie di pericolo”.
Comunque, quando si va in montagna, Aldeghi ricorda che ci sono degli accorgimenti da prendere:
“Purtroppo in questi ultimi periodi, in particolare dopo il lockdown, assistiamo a tanta gente che va in montagna in modo imprudente.
Le precauzioni sono un abbigliamento e un’attrezzatura corretti, sapere che il tempo può cambiare in fretta, partire presto al mattino, non andare in giornate particolarmente assolate.
Poi dipende da cosa si vuole fare, passeggiare in un bosco ovviamente è diverso che andare in cordata”.