Sabato pomeriggio il rogo di Centocelle partito da un’autodemolizione. I vigili del fuoco hanno messo in sicurezza l’area e procedono alla bonifica.
di Davide Sarsini
La procura ha aperto un’inchiesta senza escludere alcuna ipotesi ma è presto per ipotizzare una matrice mafiosa sui 4 episodi registrati da metà giugno.
AGI – Non si esclude alcuna pista per l’incendio che sabato pomeriggio ha sconvolto la periferia est di Roma, partito nella zona degli autodemolitori sulla via Palmiro Togliatti.
Dall’area ancora al mattino si levava un forte odore di bruciato con vapori maleodoranti. I pm hanno formalmente avviato un’inchiesta alla luce delle informative trasmesse dalle forze dell’ordine.
Al momento, chi indaga “non può escludere nulla”, fanno sapere da Piazzale Clodio, anche se è troppo presto per ipotizzare moventi mafiosi. Già nelle scorse settimane la procura ha avviato singoli fascicoli sui quattro maxi-roghi che hanno interessato Roma a partire da metà giugno.
Viale Palmiro Togliatti, un’arteria molto importante, è rimasta parzialmente chiusa mentre sono tornate nelle loro abitazioni le persone evacuate per precauzione da quattro palazzine del Casilino.
Il rogo si è sviluppato nelle attività di autodemolizione e nella vegetazione tra via Togliatti, via Casilina, via dei Romanisti e via Fadda, nella zona di Centocelle. Secondo alcuni abitanti della zona, però, le fiamme sarebbero partite dall’ex campo rom Casilino 900 prima di estendersi ad almeno tre autodemolitori che sono stati distrutti.
Alcuni giornalisti e operatori tv che si sono recati nella zona distrutta dall’incendio sono stati minacciati. Stampa Romana ha riferito che si erano “avvicinati al luogo degli inneschi per informare i cittadini” ma hanno subito minacce e uno “in particolare è stato preso a calci mentre riprendeva”.
Sotto accusa per questo rogo ci sono soprattutto le attività di autodemolizione a Centocelle: “Occorre delocalizzare improrogabilmente gli autodemolitori, chiudendo definitivamente quelli abusivi ed alzando l’asticella dei parametri che permettano la legittimità ad operare”, ha affermato il presidente del Wwf Roma, Raniero Maggini.
Anche i parroci della zona puntano il dito contro queste attività e denunciano “l’inerzia della politica”. “Roma è sotto attacco”, ha denunciato la deputata dem Beatrice Lorenzin dopo che il sindaco Roberto Gualtieri aveva chiesto che non ci fossero speculazioni politiche.
“Il movente lo accerterà la magistratura, ma l’effetto è destabilizzante per la sicurezza dei cittadini e l’immagine della Capitale“.
Intanto i sindacati dei Vigili del Fuoco avvertono che il loro Corpo è “sottodimensionato” anche perché nei prossimi anni tra quota 100 e pensionamenti si perderanno circa 12 mila unità nei ruoli operativi.