La volta scorsa con l’avvocato Antonio Tisci nella rubrica “Attacco sinistro” , si è parlato di una certa aggressività sinistra verso chi “osa” essere di destra, una condotta che, a quanto pare, pecca di recidiva, visto che da Giorgio a Giorgia , il modus operandi a suon di marchi e slogan, non sembra che sia cambiato granché, anzi sembra piuttosto degenerato.
Basti pensare agli attacchi personali mossi contro il leader di FdI a seguito del discorso in Andalusia.
La Meloni, infatti, si è recata in Spagna per sostenere la candidatura di Macarena Olona alla presidenza in Andalusia, insieme ai patrioti spagnoli guidati da Santiago Abascal.
Un discorso che ha scatenato l’ira dell’ intellighenzia sinistra che ha attaccato, come ormai prassi prevede, l’avversario politico no nel merito ma sul personale.
Gli attacchi del politicamente corretto
Basti pensare a quanto è stato detto dalla scrittrice Ginevra Bompiani:
“Se bisogna ridere, ridiamo della Meloni che è molto più buffona di Salvini, una vera buffona
“Io soy una mujer, io soy italiana, io soy Giorgia”.
Ma è ridicolo”.
Sostenendo altresì che non devono arrivare i nazisti in quanto questi sono già arrivati
Accuse pesanti che, sicuramente, non fanno una buona pubblicità a una forza politica.
Enrico Letta, segretario del Pd, sempre da Floris, sul discorso della Meloni pensa “tutto il male possibile francamente, dai toni ai contenuti alle contrapposizioni”
Per quanto concerne la filosofa Rosa Braidotti ,dalla Gruber sostiene che la Meloni “ricalca come tono la rabbia micidiale dell’ altra parte”, cioè di Putin in quanto anche lui mette in evidenza i valori sacri di Dio, Patria e famiglia.
Se questo è il programma, io resto all’estero grazie”.
Anche in questo caso, non si può certo parlare di parole di miele e di elogio che, sicuramente, non hanno fatto piacere alla Meloni, la quale ha infatti deciso di querelare gli autori di queste affermazioni.
Gente così rabbiosa, così disperata, così invidiosa da reagire con questo livore, no?
Al fatto che continui a vincere”
Però il leader di FdI tiene altresì a precisare che “ci sia qualcosa di profondamente sbagliato in questo”,
in quanto, non sono solo attacchi personali ma rischiano altresì di mettere in serio pericolo chi li riceve; infatti proprio perchè considerato “un pericolo” potrebbe subire o ricevere qualcosa di spiacevole se non addirittura di irreparabile da parte di qualche invasato.
Per questo motivo, il leader di FdI che forse per troppo ha consentito “che si uscisse fuori dai limiti”, ha deciso di agire per vie legali .
Riflessioni di Antonio Tisci
Avvocato, visti questi costanti attacchi , non solo alla Meloni ma altresì alla deputata di FdI Augusta Montaruli, precisamente ai genitori sordomuti, o alla ragazza leghista vittima di body shaming da parte del virologo Burioni; ecco, sulla base di ciò, “in questa Nazione c’è ancora il diritto di non essere di sinistra senza rischiare di diventare vittime dello spostato di turno perché gli hanno insegnato ad odiarti” , o c’ è ancora speranza che la politica italiana, a distanza di anni, possa rinsavire e affrontarsi finalmente a suon di temi anziché marchi e di idee anziché slogan?
“Io me lo auguro ma ne dubito.
Fino a quando avremo una sinistra che, convinta di avere sempre ragione, costruisce la sua azione politica nella distruzione del nemico non accettando che possano esistere idee diverse sarà impossibile.
La cosa più fastidiosa è quando vogliono dire al centrodestra cosa deve fare e parlano di destra normale che, poi, significa destra normalizzata ed impotente perché è chiaro che la destra deve avere idee totalmente alternative e riflettere una visione del mondo assolutamente alternativa alla sinistra, deve dire cose che alla sinistra non piacciono se dice le stesse cose della sinistra piace a loro ma non piace agli elettori e, quindi, perde.
È capitato a Fini che, incassati gli applausi dei media, degli intellettuali e della sinistra si è reso conto di non avere più i voti e il consenso che aveva quando era attaccato da media, intellettuali e sinistra.
Sono una minoranza ma occupano tutti gli spazi e credono di essere depositari della verità”.
Quali sono le colpe della sinistra ma anche della destra se si è arrivati a questo punto?
“La sinistra conosce il linguaggio dell’odio, è convinta che la sua non sia un’opinione ma la verità.
La democrazia si fonda sulla dialettica tra maggioranza e opposizione e deve essere basata sul principio che ogni idea ha la stessa cittadinanza nel dibattito politico.
La sinistra, invece, è convinta di essere depositaria della verità e se non la pensi come loro sei escluso dal consorzio civile, disumanizzato e accusato di estremismo anche se sei un moderato come Cossiga.
La destra ha un’unica colpa ed è quella di essere maggioritaria da sempre in Italia. Io come destra intendo tutto ciò che è alternativo alla storia PCI-PDS-DS-PD.
Immagina la loro frustrazione, finisce la seconda guerra mondiale, cade il fascismo, i leader comunisti sono stati oppositori del fascismo, credono sia arrivato il loro momento ma le elezioni le vince la Dc.
Cinquant’anni di opposizione, finisce la prima Repubblica con tangentopoli, loro ne escono immacolati o quasi, rinunciano a falce e martello e si nascondono sotto una quercia, costruiscono la gioiosa macchina da guerra, arriva Berlusconi, federa il centrodestra mettendo insieme Lega e Alleanza Nazionale e vince le elezioni.
Distrutto Berlusconi le elezioni le vince Grillo. Distrutto Grillo la Meloni rende grande la destra italiana e si accingono a perdere di nuovo le elezioni. La sinistra non riesce a rassegnarsi all’idea che, malgrado la sua autodichiarata superiorità morale, sia minoranza nella coscienza nazionale”.
Clima politico e mediatico a dir poco inquietanti, soprattutto se a crearlo è chi tanto si professa antifascista, dopotutto ” nulla di peggio del fascismo degli antifascisti”.
Rita Lazzaro