Principale Arte, Cultura & Società Università, Formazione & Scuola A scuola di….integrazione…

A scuola di….integrazione…

Nella giornata di ieri, quale quella del 21 luglio 2022, si è concluso un entusiasmante progetto di integrazione, svoltosi presso la sede legale dell’I.P.E.O.A.” Michele Lecce”, Istituto Alberghiero, con sede a Manfredonia  e San Giovanni Rotondo. “Un progetto volto all’integrazione, ha dichiarato il Professor Luigi Talienti, Dirigente Scolastico, da ritenersi non un valore aggiunto, ma normale. Perché, naturalmente, se lo si ritenesse un valore aggiunto, si andrebbe, inevitabilmente, a discriminare. E noi non dobbiamo discriminare nessuno.

Questo valore deve regolare la nostra quotidianità scolastica ed il nostro stare bene, perché il primo obiettivo, il vantaggio comune della nostra comunità è lo stare bene insieme, oltre qualsiasi barriera che può crearsi oppure opporsi a questo star bene. Il percorso di integrazione è durato 200 ore, a partire dalla data d’inizio dell’8 aprile dell’anno corrente, sino alla sua conclusione, appunto, nella giornata di ieri. I ragazzi sono stati impegnati in attività laboratoriali, in quanto, la nostra scuola non deve inventarsi nulla, se non accogliere secondo quelle che sono le caratteristiche che le appartengono.

Quindi, hanno fatto laboratori di cucina, di accoglienza, di ricevimento, di legalità, laboratori sportivi. Attività che li hanno visti impegnati a tutto tondo. Mi inorgoglisce sapere che hanno conseguito, con la società MEDRA, operante sul territorio di San Giovanni Rotondo, una certificazione nell’ambito dell’HCCP. Quindi, attraverso queste attività laboratoriali, hanno acquisito abilità e competenze che possono, eventualmente, spendere in maniera immediata nel mercato del lavoro. È stato un corso che ci ha arricchiti di emozioni e di gioie.

Un corso di condivisione, che ha permesso ai ragazzi di sviluppare un affetto sincero e duraturo verso la scuola. Ora, l’auspicio, è che possano proseguire gli studi. Ed in tal senso, come Dirigente Scolastico ma, soprattutto come docente, tutt’ora ancorato alla sua esperienza pregressa, quella di insegnante del CPA1, ho suggerito loro di seguire o intraprendere gli studi con il CPA1 Foggia, con il quale sussiste un accordo di rete, ai sensi del DPR 263/12 per poi ritornare, dopo la frequenza del secondo periodo didattico, da noi, per conseguire il diploma.

Un percorso di studi articolato e complesso che deve, inevitabilmente, raggiungere il suo fisiologico compimento. Ovviamente, un ringraziamento particolare va all’associazione QUASAR di Putignano che, unitamente all’Ufficio Scolastico Regionale, ha presentato questo progetto ed ha portato a compimento l’assegnazione di un finanziamento ad hoc, per la sua realizzazione. Il quale, la nostra scuola ha ospitato con immensa gioia, perché rispondente agli obiettivi ed ai traguardi enucleati nel PTOF e, quindi, in linea con la nostra azione formativa. Questo progetto ha visto la sua attuazione anche attraverso la realizzazione pragmatica e concreta di un patto educativo di comunità. In effetti, esso si è realizzato attraverso la sinergia formalizzata con l’Amministrazione Comunale, tramutandosi non solo in un sevizio scolastico, bensì in un servizio reso al territorio.

L’Amministrazione scolastica ha subito informato i centri di accoglienza straordinari, come il CAS di San Matteo ed il CAS Matrix, per il reclutamento degli alunni. A tutti gli addetti ai lavori dei precitati, rivolgo il mio ringraziamento di cuore, perché sono stati artefici di una frequenza attiva, proattiva e non saltuaria. Hanno accompagnato i ragazzi, li hanno sensibilizzati e resi protagonisti del loro percorso di apprendimento. E l’integrazione passa, appunto, attraverso queste fasi ed aspetti. Con i responsabili del CAS, con i quali sono stato molto insistente nella quotidianità, proprio per stimolare una frequenza attiva, va il mio affettuoso ringraziamento. Abbiamo, inoltre, instaurato tra noi un rapporto non solo professionale, ma si è creata una sinergia fruttuosa a livello territoriale.

Nella quale, io ho sempre creduto, sin dal primo istante in cui ho varcato la soglia di questa comunità scolastica: dalle associazioni del terzo settore agli enti locali, per una scuola più sicura e più all’avanguardia. Oltre ad un rapporto amicale, che ha come orizzonte la realizzazione di tante altre iniziative condivise. La scuola deve fungere da volano delle collaborazioni sinergiche, all’interno del territorio. In quanto, essa è un’agenzia di socializzazione formale ed il processo di rinascita culturale parte proprio dai banchi di scuola.

I nostri amati ragazzi rappresentano il nostro futuro e la nostra proiezione, nel tempo. Quindi, a livello prognostico, per intravedere un futuro migliore, dobbiamo incominciare ad avere una cura attenta ed oculata, nel quotidiano. Ovviamente, questa cura deve andare oltre il tempo scuola ed oltre la scuola. La docenza non ha un luogo tipizzato, nel quale svolgersi. Essa la si esercita in ogni luogo in cui vi sia la necessità di interiorizzare valori civici, morali, etici e giuridici. Io spero vivamente che l’I.P.E.O.A. “Michele Lecce “ possa rendersi protagonista di tante altre iniziative sul territorio, per esercitare un’azione formativa, di qualità e di spessore.

Un sentito ringraziamento va esteso anche a tutto il personale della scuola: collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e tecnici, tutor e docenti che hanno supportato quelle attività laboratoriali. Ma, anche agli alunni regolarmente iscritti presso questa scuola, che hanno accolto con affetto ed amore questi ragazzi che sono sopraggiunti, quasi al termine, dell’anno scolastico.

Quindi, i protocolli dell’integrazione sono stati pienamente rispettati e, soprattutto, si sono create delle relazioni interpersonali di qualità, che non abbandoneranno mai questi ragazzi…ma, al contrario, saranno utili nel proseguio della loro esperienza sul nostro territorio. Il dolore nel lasciare la propria casa madre è tremendo..però qui, al di là del trasferimento, devono trovare una buona mamma, che sappia prendersi cura dei suoi nuovi figli sopraggiunti. Il mondo è meraviglioso, la vita è meravigliosa ed è unica…e noi dobbiamo vivere all’insegna dell’unicità di condivisione dei valori, senza lontanamente immaginare di dover creare differenzazioni lesive per molti, se non per tutti.

L’Epilogo del corso, naturalmente, è caduto nel pieno periodo estivo, a significazione del fatto che la scuola debba andare oltre la scadenza fissata dalla chiusura dell’anno scolastico, per accompagnarli, così, al nuovo. Nell’ambito dell’attività progettuale, inoltre, presso la sede distaccata di Manfredonia, è stato realizzato anche uno sportello di supporto psicologico ed uno di mediazione culturale, durante il corso dell’anno scolastico.

È stato un percorso articolato e complesso ed oggi, con immenso orgoglio, come persona innamorata del proprio lavoro e della scuola e del territorio in cui opero, sono profondamente emozionato. E, l’emozione , è uno degli aspetti umani più radicati nella nostra meravigliosa professione. Abbiamo vissuto una bella storia…una storia di scuola…Una storia di VITA.”

Giulia Rita D’Onofrio

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