Principale Politica Caterina Chinnici vince le primarie del campo progressista in Sicilia

Caterina Chinnici vince le primarie del campo progressista in Sicilia

La candidata dem ha ottenuto 14.552 preferenze su 32.505 votanti, davanti Barbara Floridia (M5s), e Claudio Fava della sinistra. Il leader M5s Conte: “Pd chiarisca se siamo compagni di strada. Serve subito chiarezza, per noi quello che succede a Roma succede a Palermo”

di Giuseppe Marinaro

AGI  – È Caterina Chinnici, europarlamentare del Pd a vincere le primarie del campo progressista.

Il dato definitivo dei voti (online più gazebo) delle primarie del campo progressista conferma la vittoria dell’europarlamentare del Pd Caterina Chinnici 14.552 voti (13.519+1033) (il 44,77%), che la proiettano quale candidata presidente della Regione; Barbara Floridia, del M5s, ha ottenuto in totale 10.317 voti (10.058+259), (il 31,74%); Claudio Fava 7.547 (6977+570) il 23,22%.

Si è votato dalle 8 alle 22 nei 32 gazebo allestiti nel territorio regionale e online

A sfidarsi erano Caterina Chinnici, europarlamentare del Pd, la sottosegretaria all’istruzione Barbara Floridia del M5s e il deputato regionale di Cento passi Claudio Fava, ex presidente dell’Antimafia regionale.

Pd, con Chinnici parte oggi sfida al centrodestra

“È stato una grande momento di partecipazione. Vince Caterina Chinnici e vince il Pd. Ringrazio gli altri candidati, Barbara Floridia e Claudia Fava. Ringrazio dirigenti e simpatizzanti che non hanno risparmiato energie e passione. Da oggi parte la sfida al centrodestra. Subito al lavoro per costruire le liste”. Lo dice il segretario regionale Anthony Barbagallo, commentando la vittoria della candidata del Pd, Caterina Chinnici, alle primarie della coalizione progressista.

Conte, Pd chiarisca se compagni di strada sono altri

“Grazie a tutto il Movimento 5 Stelle Sicilia per queste settimane di dedizione e partecipazione. Uno sforzo che ora merita subito chiarezza, perché in queste settimane sono cambiate molte cose rispetto a quando è partito questo percorso. Prima di percorrere ancora la strada di un’alleanza progressista in Sicilia il Pd dovrà fare chiarezza sui suoi obiettivi e dire se l’agenda sociale e ambientale del M5S è la loro stessa direzione o se ormai i percorsi e i compagni di strada sono altri, in linea con gli insulti e le dichiarazioni di questi giorni. Per noi quello che succede a Roma succede a Palermo”. Lo scrive su Facebook il leader di M5s, Giuseppe Conte, commentando le primarie progressiste in Sicilia.
“Grazie Barbara – aggiunge Conte rivolto a Floridia -hai ottenuto un grande risultato nelle primarie in Sicilia, nonostante il Covid che ti ha trattenuto a casa, nonostante tutti gli attacchi che stiamo subendo”.

Chinnici, forte responsabilità per la fiducia ricevuta

“Rinnovo il mio ringraziamento al segretario nazionale Enrico Letta, al segretario regionale Anthony Barbagallo, alla direzione, ai circoli, ai militanti e a tutta la comunità del Pd per aver proposto e sostenuto la mia candidatura, e ringrazio naturalmente tutti coloro che hanno scelto di votarmi, dandomi una consegna di fiducia di cui sento forte la responsabilità e che spero di potere mettere a frutto attraverso il mio lavoro per la Sicilia, la terra che amo, e per le persone, tutte, con lo spirito di servizio alla collettività che ha sempre caratterizzato il mio impegno”. Lo ha detto l’eurodeputata del Pd, Caterina Chinnici, vincitrice delle primarie della coalizione progressista in Sicilia.

“Sono state tre settimane intensissime di incontri e dialoghi con i cittadini, i lavoratori, gli esponenti delle categorie produttive e del terzo settore, i pubblici amministratori, i giovani – ha aggiunto Caterina Chinnici –  Sono state belle giornate di ascolto e di scambio con al centro le idee, giornate dedicate al futuro della Sicilia che vogliamo progettare e realizzare. Ringrazio tutte le persone che, offrendo il proprio punto di vista ed esercitando il voto, sono state protagoniste di questa esperienza collettiva di costruzione, uno spazio aperto di partecipazione del quale va dato merito al Pd e al campo progressista che su queste primarie presidenziali e sulla loro formula inedita hanno scommesso con coraggio”.

L’eurodeputata del Pd dedica anche un passaggio delle sue prime dichiarazioni anche agli avversari delle primarie del campo progressista: “Particolarmente ricchi di spunti i confronti tematici con i miei due compagni di avventura Barbara Floridia e Claudio Fava, svolti in un clima di grande serenità, sempre e soltanto sui contenuti”.

Chi è Caterina Chinnici, toga e politica nel nome di papà Rocco

L’amore. E il dolore. “Guardo a questa regione con amore – aveva detto Caterina Chinnici all’esordio della sua avventura per le primarie del campo progressista – una Sicilia per la quale anche mio padre ha speso la sua vita”.

Sessantasette anni, l’europarlamentare del Pd, vincitrice della consultazione che l’ha proclamata candidata presidente della Regione, è nata a Palermo, dove ha conseguito la laurea in Giurisprudenza, a soli 21 anni, con il massimo dei voti e la lode accademica.

Ha intrapreso la carriera di magistrato, professione svolta dal padre, il consigliere istruttore Rocco Chinnici, ucciso dalla mafia il 29 luglio 1983: “Quel dolore che porto ancora dentro di me ed è ancora molto forte – aveva detto ancora Caterina il 27 giugno – si è trasformato in desiderio e volontà di lavorare per il bene di questa terra”.

Chinnici ha svolto le funzioni di pretore a Caltanissetta. Ha poi maturato un’esperienza amministrativa presso il ministero della Giustizia. Rientrata nel 1991 a Caltanissetta, ha svolto le funzioni requirenti presso la procura della Repubblica e successivamente presso la procura generale.

È stata il più giovane magistrato in Italia a essere nominato capo di un ufficio giudiziario. Dal 20 settembre 1995 al 19 novembre 2008 ha ricoperto l’incarico direttivo di procuratore presso il Tribunale per i minorenni di Caltanissetta, in un territorio con realtà di devianza minorile particolarmente complesse, connotate dal coinvolgimento anche dei più giovani nei reati di criminalità organizzata mafiosa.

Dal 20 novembre 2008 al 2 giugno 2009 Caterina Chinnici è stata procuratore presso il Tribunale per i minorenni di Palermo, impegnandosi costantemente nella prevenzione della devianza minorile.

Nel 2004 è stata nominata dal capo Dipartimento per la Giustizia minorile componente della Commissione di studio sul fenomeno del recidivismo nei minori autori di reato.

Nel 2008 è entrata a fare parte dell’organismo centrale di raccordo per la protezione dei minori comunitari non accompagnati, istituito presso il ministero dell’Interno.

Per la Regione siciliana, da giugno fino al 31 dicembre 2009 ha ricoperto, nel governo presieduto da Raffaele Lombardo, l’incarico di assessore della Famiglia, delle Politiche sociali e delle Autonomie locali e poi, dal gennaio 2010, quello di assessore delle Autonomie Locali e della Funzione pubblica, firmando la legge regionale 5/2011 su trasparenza e semplificazione amministrativa contenente norme anticorruzione che hanno precorso di due anni quelle adottate su scala nazionale.

Nel 2012 Chinnici è stata nominata a capo del dipartimento ministeriale per Giustizia minorile, e sotto la sua gestione si è svolto in Sicilia, Calabria, Puglia e Campania il progetto pilota “Percorsi di legalità”, finalizzato al reinserimento sociale e lavorativo di 1.300 minori dell’area penale.

Ha svolto questo incarico fino alla sua candidatura, come capolista del Pd nella circoscrizione Sicilia-Sardegna, alle elezioni europee del maggio 2014, eletta con 134.207 preferenze.

È stata presidente dell’Intergruppo sui diritti dei minori, lavorando anche al regolamento che ha istituito la Procura europea, primo organo sovranazionale con autonomi poteri di indagine penale, il regolamento sul mutuo riconoscimento dei provvedimenti di confisca, la direttiva che ha dato vita al primo modello di giusto processo penale minorile in Europa e la direttiva per la lotta contro il terrorismo.

È stata inoltre componente della commissione speciale sul Terrorismo che ha dettato le linee guida per i futuri interventi necessari a contrastare il fenomeno.

Ricandidata alle elezioni europee del maggio 2019, sempre come capolista del Pd nella circoscrizione Sicilia-Sardegna, è stata rieletta europarlamentare con 113.248 mila voti.

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