Salvini: “Vinciamo, poi subito un decreto ‘zero clandestini'”. Di Battista verso la candidatura. Alta tensione tra M5s e Pd, Conte: “L’Agenda Draghi ha ben poco a che fare con i temi della giustizia sociale”.
AGI -“La scelta alle elezioni del 25 settembre è chiara: o noi o Meloni”. Lo dice il segretario del Pd, Enrico Letta, in un’intervista a ‘Repubblicà. E sulla campagna elettorale spiega: “Trasformeremo le 400 feste dell’Unità previste in tutta Italia da qui al voto in luoghi di dibattito ma anche di chiamata ai volontari”. Poi Letta aggiunge: “Il Pd sta organizzando una lista aperta ed espansiva: ‘Democratici e progressisti‘. Sarà il cuore del nostro progetto Italia 27, la data di fine legislatura. L’obiettivo è arrivarci dopo aver governato e trasformato il Paese”.
Il leader della Lega non ha dubbi: “Vinciamo le elezioni, e il primo decreto sicurezza sarà zero clandestini in giro“, ha detto Matteo Salvini a Domodossola. “Il 25 settembre si sceglie l’Italia dei prossimi 30 anni. Se andremo al governo porteremo come prima proposta un nuovo decreto sicurezza e l’impegno a zero clandestini in giro per le nostre strade. Per i clandestini biglietto di sola andata per tornarsene a casa”, ha aggiunto Salvini.
In M5s Alessandro Di Battista non chiude del tutto la porta a un suo eventuale ritorno in Parlamento – magari anche al Senato visto che, ricorda, “ho passato i 40 anni” – ma rimanda al suo ritorno in Italia dal suo reportage in Russia, e a “patti chiari”.
L’ex deputato M5s torna a mettere all’indice, in un video diffuso sui social, “il peccato originale della politica, quello di intenderla come una professione” mentre “per me invece è un servizio a tempo limitato, ergo – sottolinea con il tono della voce – io non sono disposto a prendere anche tanti soldi e privilegi per rinunciare alla libertà, a determinate idee e alla mia totale indipendenza”.
“Vedrò quello che succede, finirò il mio lavoro, perché io – e anche qui calca con la voce – io lavoro, tornerò in Italia e vedrò che succede. Anche perché – spiega – molte delle cose che vengono dette ora, a caldo, perché tutti sono rimasti scottati dallo sbocco della crisi nelle elezioni anticipate, nei prossimi giorni saranno disattese o rimodulate”