Principale Arte, Cultura & Società Le antiche dimore di Spinazzola aprono i portoni al pubblico

Le antiche dimore di Spinazzola aprono i portoni al pubblico

Progetto per valorizzare i palazzi padronali

Palazzo Salomone

L’attrazione delle facciate, gli androni lastricati profondi e spaziosi, le scalinate scenografiche sono i primi attrattori architettonici che seducono il cittadino di Spinazzola e il visitatore occasionale.

E poi gli stemmi dei Casati a nobilitare i palazzi non sempre presenti al di sopra dei portali, ma alcuni custoditi all’interno degli appartamenti.

Per la prima volta viene proposto un progetto di grande interesse culturale per dare vitalità e forza a un patrimonio storico che merita di essere valorizzato sia da parte della cittadinanza spinazzolese che dagli stessi proprietari che posseggono un bene che appartiene alla storia di tutta la comunità.

Il progetto: “Storie di palazzi e famiglie”, ideato e organizzato dal “Caffè Letterario 27” di Stefania Di Palo, insegnante di dizione carismatica, scrittrice e attrice di prosa, ha coinvolto la collaborazione di Antonella Magistro, scrittrice e restauratrice di beni artistici.

Il progetto ha coinvolto anche Vincenzo Cerabino, profondo cultore d’arte e il  giornalista e scrittore altamurano Dott. Giovanni Mercadante autore dello splendido e ricco volume “Spinazzola tra passato e presente”/Arti grafiche Pecoraro/Altamura/2018.

Pubblicazione voluta e commissionata dall’imprenditore spinazzolese Comm. Luigi Galantucci, della nota azienda GIELLE costruttrice di impianti antincendio.

Il programma del progetto prevede diversi eventi che si svolgeranno negli androni dei palazzi storici di Spinazzola e d’intorni dal 2022 al 2023.

Obiettivo è di far scoprire le bellezze architettoniche  delle antiche dimore locali.

Il primo evento si terrà nell’androne del palazzo Salomone, piazza Plebiscito 27 e avrà come tema la storia del palazzo, con la cortese disponibilità dei proprietari e degli inquilini:

-Stefania Di Palo;

-Carla Maria Gioscia;

-eredi Gigetto Di Noia;

-Dott. Consolo Salvatore (Notaio);

-Panaro.

Il palazzo presenta numerose testimonianze del passato, ma soprattutto
un’opera d’arte caratterizzata dal dipinto murale del pittore Gaetano Paloscia, originario di Terlizzi ( 1871- 1942) formatosi alla scuola di pittura Napoletana e definito il “Pittore dei fiori”.

Uno dei suoi capolavori è  rappresentato da un dipinto sotto la volta dell’appartamento al primo piano della famiglia Di Noia, la cui opera riporta la firma dell’autore Paloscia.

Nell’appartamento di Stefania Di Palo, sempre al primo piano, i dipinti delle volte sono state mal custodite, abbandonate e oramai distrutte.

Attualmente apprezziamo nell’appartamento i dipinti di fiori sugli scuri delle finestre e sulle porte interne, oltre ad una greca che corre lungo le pareti del salone, sempre a firma del Paloscia.

Altri sui lavori sono presenti in molti altri palazzi dove i fiori sono un tripudio alla natura.

Ulteriori informazioni saranno date al primo evento che sarà calendarizzato a settembre prossimo.

Il progetto si avvale della collaborazione di varie associazioni, sociali, culturali e umanitarie.
” Parliamo del passato e costruiamo il futuro “.

 

 

 

 

 

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