5 AGOSTO 2022 – Dopo tre anni dall’ultimo tour, Irama è tornato in Puglia al Festival Costa dei Trulli per un live caldo ed esplosivo, perfetta espressione del suo già incredibile percorso artistico. Collezionista di hits e dischi di platino, Filippo Maria Fanti – il suo vero nome – ha infiammato con il suo carisma e la sua voce potente e rude lo Spazio Think Tank di Monopoli (BA). Il pubblico variegato ha saltato, ballato e cantato sin dalle primissime note ogni brano in scaletta, nella quale l’artista ha racchiuso tutti i suoi maggiori successi dal disco d’esordio “Plume”, all’ultimo lavoro “Il giorno in cui ho smesso di pensare”.
In bermuda e gilet oversize neri, cappellino con visiera e le sue ormai immancabili treccine svolazzanti, Irama ci ha fatti viaggiare nel tempo ripercorrendo la sua evoluzione musicale e i vari registri sperimentati negli anni, insieme a una fedelissima band e a due fantastiche coriste afro. Ha scelto sapientemente di alternare i tormentoni che hanno caratterizzato le scorse estati e che come lui stesso ha detto “O le ami o le odi”, ossia Mediterranea, Nera e Arrogante, ai brani più intimisti come Un giorno in più dedicata a suo padre, Bella e rovinata e La ragazza con il cuore di latta, la canzone sanremese con cui nel 2019 ha rivelato il suo animo sensibile.
Inconfondibili le influenze latin pop che hanno completamente stregato e segnato il nuovo album del cantante monzese, come dimostra Yo Quiero Amarte, brano nato proprio a Madrid durante uno street live tipicamente spagnolo. Ma chi lo segue dagli albori della sua carriera sa bene che una delle sue migliori caratteristiche è l’abilità di raccontare la vita con verità quasi rappando, sulle note di Eh Mama Eh ad esempio.
È con grande spontaneità che Irama sfoggia tutta la sua versatilità, performando per più di un’ora senza soste e creando momenti diversi sia di tensione che di euforia, i quali rendono il concerto un frullatore di emozioni e sempre dinamico. Il tempo infatti è volato e non sono ovviamente mancate tante altre pluripremiate canzoni come le più recenti Pampampampampampampam, 5 gocce, Luna Piena e Una lacrima, ma anche Crepe e Bazooka, tratte dall’EP del 2020.
Di sicuro, però, il brano più atteso – che ha commosso tutti i presenti sotto e sopra il palco – è stata la stupenda Ovunque sarai, una poesia extra generazionale dedicata a tutti coloro che non ci sono più fisicamente ma sono comunque sempre accanto a noi. A rendere il clima ancora più suggestivo, le torce dei cellulari che hanno ricreato in terra il meraviglioso cielo stellato che avevamo sulle nostre teste.
Conclude in bellezza con una versione acustica di La genesi del tuo colore, brano potente emozionalmente e dalle sonorità quasi oniriche. Come per tutto il live – privo di scenografie particolari, ma ricco di luci colorate – anche sul finale Irama non si è per nulla sbilanciato restando di poche e semplici parole, forse le più importanti: “Grazie, vi amo” ed è corso via lasciando tutti gli applausi per la sua band.
È stato un tipico venerdì sera di inizi agosto, ma reso speciale dalla musica dal vivo e dalla condivisione che è tornata imperante nella nostra quotidianità…e finalmente.