La ciclovia in via Messapia va smantellata e messa in sicurezza: lo chiedono convintamente i cittadini.
Il consiglio comunale deve saper interpretare al meglio la volontà dei cittadini
Nel Consiglio Comunale del 5 agosto scorso i consiglieri di maggioranza hanno bocciato la Mozione che chiedeva di eliminare i pericoli rappresentati dalla ciclovia realizzata in Via Messapia. Bocciata senza alcun intervento che provasse a contestare le documentate affermazioni dei consiglieri di minoranza, tra cui i proponenti della Mozione, Francesco Donatelli, Ciro Petrarulo, Alfredo Traversa, Giovanni Marinelli e Massimo Carrieri.
Eppure, si trattava semplicemente di dare l’indirizzo al Sindaco di “far predisporre gli atti necessari finalizzati allo smantellamento della struttura realizzata in Via Messapia”.
Ma hanno perfino rifiutato di sospendere la seduta per trovare una intesa che consentisse al Consiglio di integrarla, precisando che:
dopo lo smantellamento, la ciclovia va rifatta a livello del piano stradale allo scopo di evitare l’evidente pericolo dei continui avvallamenti e gli allagamenti dovuti alla riduzione della carreggiata.
In sostanza non hanno nemmeno voluto contribuire a trovare una soluzione unitaria che recepisca le proteste e le preoccupazioni dei cittadini.
Aspetti oscuri nei progetti
Quel progetto, che interessa i Comuni di Martina Franca, Villa Castelli e Grottaglie, presenta diversi aspetti oscuri.
Lo abbiamo denunciato in Aula: è grave che di quel progetto non ci sia traccia nell’Ufficio Tecnico Comunale e la gestione di quei lavori appare poco trasparente.
Conflitti tra responsabili e minacce della Regione
Ciò è confermato da un continuo conflitto tra il Responsabile Unico del Procedimento (RUP) e il Direttore dei Lavori (DL) che ha portato al cambio di tre RUP e di due DL avendo, tra l’altro, “riscontrato lavorazioni non previste nel progetto” “senza che fossero preventivamente quantificati sia in termini quantitativi che in termini economici”.
Fino alla decisione dell’impresa appaltatrice di chiedere la rescissione contrattuale che, peraltro, ha comportato l’esborso di denaro.
Il tutto condito dalle “minacce” della Regione Puglia di revocare i finanziamenti per aver superato abbondantemente il cronoprogramma.
La carenza di documentazione negli uffici comunali ci ha obbligato a chiedere ufficialmente di accedere agli atti per capire meglio come stanno le cose chiedendo contestualmente il parere del Comando della Polizia Locale per sapere se quella realizzazione in Via Messapia rispetta o meno il Codice della Strada.
Insomma, noi non ci arrendiamo, andremo avanti convinti della pericolosità di quella struttura così come peraltro ci chiedono a gran voce tanti cittadini che hanno lanciato una petizione on-line.
Una amministrazione seria ed attenta dovrebbe riflettere, abbandonando un atteggiamento arrogante e non rispettoso della volontà e delle preoccupazioni dei cittadini.
Il Consiglio Comunale di Grottaglie deve saper interpretare al meglio le richieste e le aspettative della comunità.
Francesco Donatelli
Presidente del Gruppo consiliare del Partito Democratico