Peiter “Mudge” Zatko, ha accusato il board del social network di non rispettare gli accordi presi con la Federal Trade Commission per il mantenimento di elevati standard di sicurezza.
di Francesca Venturi
AGI – L’ex responsabile della sicurezza di Twitter, Peiter “Mudge” Zatko, ha accusato l’azienda di violare gli accordi presi con la Federal Trade Commission per il mantenimento di elevati standard di sicurezza. Lo rivela il Washington Post, che ha letto il documento presentato da Zatko alla Sec: secondo il quotidiano della capitale Usa, i contenuti della denuncia potrebbero avere ripercussioni sulle stime finanziarie e legali del gruppo e sulla vertenza che oppone il social network a Elon Musk.
Zatko è stato rimosso dal suo incarico a gennaio, meno di due anni dopo che l’allora amministratore delegato Jack Dorsey lo aveva assunto e appena due mesi dopo il cambio al vertice della società. La sua denuncia, ha sottolineato, è coerente con l’impegno a rendere Twitter e i suoi utenti, a partire dai dissidenti nei regimi autoritari, più sicuri: era proprio la missione che gli era stata affidata da Dorsey al momento della sua assunzione.
Dopo che quest’ultimo si è dimesso da amministratore delegato nel novembre 2021 e Zatko ha informato i membri del consiglio di amministrazione di Twitter che le protezioni per i dati sensibili degli utenti erano piu’ deboli di quanto gli era stato detto, il nuovo amministratore delegato Parag Agrawal lo ha licenziato, secondo quanto sostiene lo stesso “whistleblower”.
Il commento ufficiale della società smentisce questa ipotesi: “il signor Zatko è stato licenziato da Twitter più di sei mesi fa per scarso rendimento e leadership, e ora sembra cercare opportunisticamente di infliggere danni a Twitter, ai suoi clienti e ai suoi azionisti”, ha dichiarato Rebecca Hahn, vicepresidente globale delle comunicazioni di Twitter.