La festa della Madonna del Bosco di Spinazzola è stata l’occasione per la pittrice Gina Fortunato di presentare dal 3 al 15 agosto 2022 una mostra personale nell’antica chiesa del Purgatorio della sua città natale, in pieno centro cittadino.
Mostra che si è fatta itinerante insieme alla precedente realizzata dal 16 al 30 luglio scorso a Torre a Mare (Bari) presso Torre Pelosa. E’ stata registrata grande affluenza di pubblico e di consensi.
L’artista, nata nel 1964, dopo essersi sposata con un suo conterraneo Maresciallo della Guardia di Finanza, purtroppo scomparso recentemente, si trasferì a Vignola (Modena). Dal suo matrimonio ha avuto due splendidi figli, oggi adulti, rispettivamente di 31 e 26 anni.
Il padre, dipendente di un’impresa appaltatrice delle Ferrovie dello Stato, deceduto nel 2001, nel tempo libero amava coltivare i suoi vigneti da cui produceva dell’ottimo vino San Giovese e Malvasia bianco.
Dopo il diploma della Scuola superiore commerciale, nel 1983 Gina Fortunato viene assunta presso la Confcommercio, impiego che mantiene fino al 1990. Nel frattempo, la pittura, rimasta in sospeso in un angolo dei suoi progetti, prende il sopravvento e così nel 1988 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Bari, con indirizzo Scenografia.
Raggiunto questo obiettivo si sposa con l’uomo della sua vita, e si trasferisce a Vignola dove prende servizio presso il Comune, dapprima all’Ufficio Affissione e in seguito presso l’Ufficio Pubblica Istruzione, rimanendo in forza dal 1994 al 2005.
Dopo questa data inizia il suo percorso artistico a tempo pieno con un suo atelier.
Infatti, il marito, notando in lei un forte interesse alla pittura, l’appoggia pienamente . Perciò, come esperta d’arte propone progetti didattici presso enti locali fino a collaborare presso una cooperativa.
Nel 2011 concretizza la sua prima personale. Da questa esperienza è un susseguirsi di appuntamenti e di obiettivi tra committenze private, mostre personali e collettive, le cui esposizioni sono state realizzate in luoghi prestigiosi e suggestivi (castelli, chiese, gallerie d’arte).
L’elenco delle partecipazioni è molto lungo con premi importanti; per questioni di spazio ne citiamo solo alcune, le più recenti:
-Vignola, Circolo Paradisi, 2011
-Torino, personale, Galleria Ariele, Bar Acquerello, 2013
-Cagliari Collettiva – Salotto dell’Arte , 2015
-Formigine (Modena) Chiesa S. Pietro, 2016
-Modena, Centro culturale Alberiona, 2016
-Bologna, Cetro polifunzionale “La Mandria”, 2017
-Padova, Accademico Maison d’Art, con Attestato per meriti artistici, 2018
.Bologna, Galleria Farini, in mostra con i grandi maestri, 2019
-Bologna, Maratona Espositiva presso lo store Gallery Italian Art Touch, 2020
-Modena, chiesa S. Giovanni Battista, 2021
-Matera, Casa Cava con la Galleria Venere dell’Art Promoter Antonella D’Ecclesiis di Gravina in Puglia, 2021.
Con la mostra, allestita nei giorni scorsi a Spinazzola alla 4^ edizione, l’artista ha omaggiato la città con la sua arte che ha raggiunto una maturità artistica di notevole spessore. La prof.ssa Annabella Ruta, già presidente della Proloco locale nonché storica dell’arte, nel visitare l’esposizione ha manifestato ampio compiacimento per le sue opere, dedicandole una nota scritta confidenziale. Anche il sindaco Michele Patruno non ha voluto mancare a questo appuntamento.
I numerosi riconoscimenti che le sono stati consegnati per il suo linguaggio artistico innovativo e la tecnica compositiva sono una testimonianza alla sua elevata preparazione ed esperienza.
Il suo percorso artistico dalla ritrattistica, ai paesaggi murgiani e italici, e ad altre forme espressive dell’arte figurativa, è denso e corposo. I soggetti attuali sono indirizzati all’astrattismo, con un latente riferimento all’impressionismo, nella cui tecnica d’esecuzione predilige l’acrilico con foglia d’oro, utilizzando in certe situazioni anche la normale malta impiegata nell’edilizia.
Inoltre, l’estetica, l’eleganza dei suoi dipinti sono accompagnati da un cromatismo luminoso, dove al bianco intenso si accompagna il rosso papavero con steli verdi; un mare cristallino accecante che sfuma nell’impressionismo.
Da questa breve descrizione si può capire la finezza, la sensibilità e la delicatezza del suo estro creativo.
Le immagini condensate in una pregevole brochure dal titolo “Come luce negli abissi” con note critiche di Pasquale Di Matteo, scrittore, critico d’arte e comunicatore multidisciplinare; nonché di Saverio Costantino psicologo psicoterapeuta, introducono all’interpretazione delle opere dell’artista spinazzolese.