Il partito VITA ha raccolto decine di migliaia di firme in tutta Italia; alle elezioni di settembre in cabina elettorale si potrà votare per il rispetto della VITA, degli esseri umani e dei loro talenti.
Silvia – Un vero e proprio trionfo per il partito VITA capitanato dall’ Onorevole Sara Cunial. In tempi record sono state raccolte decine di migliaia di firme approvate dalle Corti d’Appello.
Sara Cunial, presidente del movimento politico VITA dichiara “Ce l’abbiamo fatta, festeggiamo un grande risultato, siamo partiti da zero ad inizio agosto e adesso potremo finalmente votare per la libertà, senza compromessi dalla resistenza e dalla protesta nelle piazze d’Italia, continuiamo fin dentro al Parlamento le rivendicazioni per la VITA, per riprenderci ciò che ci appartiene per diritto naturale”.
La lista VITA è quindi ufficialmente candidata, un risultato raggiunto grazie alla partecipazione spontanea dei cittadini e di una rete territoriale composta da attivisti consapevoli che in questi ultimi anni si è creata a difesa dei diritti inviolabili, contro i soprusi e l’attacco alla democrazia.
“Una grande rivoluzione politica italiana” dichiara l’avv. Edoardo Polacco, cofondatore di VITA ringraziando tutti i volontari, i candidati, gli autenticatori che nel mese di agosto si sono dedicati alla raccolta firme. “Grazie a tutti voi e a chi ha firmato” continua l’ avvocato.
Maurizio Martucci dichiara: “Un successo assoluto per la lista VITA, adesso potremmo portare in Parlamento le istanze dei cittadini contrari al 5G, transumanesimo e transizione digitale”.
Su 49 collegi plurinominali, la lista unitaria VITA sarà infatti presente in quasi tutte le circoscrizioni elettorali d’Italia.
Con l’avvio della campagna elettorale, iniziano anche i comizi e le manifestazioni di VITA promosse nelle varie città d’Italia.
PERCHÉ NON SI PARLA DA NESSUNA PARTE DI INDIPENDENZA ENERGETICA ?????????
PRODUZIONE DI ENERGIA IDROELETTRICA IN ITALIA
Attualmente in Italia le centrali idroelettriche producono circa il 20% dell’energia elettrica immessa in rete con circa 20.000 MW di impianti installati.
In uno studio condotto dal CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), assieme ad ENEA (Ente per le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente), Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, CIRPS (Centro interuniversitario di ricerca per lo sviluppo sostenibile) si afferma che mini e micro-idroelettrico possono far aumentare la potenza installata di centrali idroelettriche dagli attuali 20.000 MW a 30.000 MW , quindi il maggiore potenziale sarebbe di un 50% circa (solo da impianti mini e micro- a bassissimo impatto ambientale).
Alcune analisi tecniche compiute da liberi professionisti e consulenti energetici evidenziano che, oltre alle centrali prese in esame dagli enti suddetti, sarebbe possibile installare milioni di “nanocentrali” da alcuni kW di potenza, ad opera di comunità montane e/o privati, nell’ordine di almeno 15.000 MW di potenza totale.
Inoltre, all’ interno di un possibile e necessario riassetto del sistema idrogeologico per prevenire ed ovviare agli eventi alluvionali, si potrebbe attuare un migliore e potenziato sistema idroelettrico di centrali superiori ai 100 MW, attraverso un sistema di bacini a dispersione ma anche “aggiornando” con più moderne tecnologie, le centrali esistenti, sopratutto quelle ad acqua fluente. Il maggiore potenziale da tali sistemi potrebbe essere di 8.000-10.000 MW.
Adottando sistemi per il recupero della energia dissipata nelle ore notturne, (ad esempio producendo idrogeno ed ossigeno per elettrolisi o dissalazione per osmosi ecc.) si potrebbero avere recuperi di circa 3.000 MWh al giorno solo dall’ idroelettrico nel caso fossero installati gli impianti potenzialmente possibili.
Inoltre non è stata ancora presa in considerazione la possibilità di sfruttare l’energia delle onde del mare, delle maree ,delle correnti marine e di marea e del gradiente termico tra fondale e superficie, in Italia c’è una qualche concreta possibilità di sfruttamento delle correnti marine, sopratutto ma non solo nello Stretto di Messina, dove è calcolato un potenziale di 15.000 MW
In totale il potenziale dell’energia da fonti idroelettriche potrebbe essere nell’ordine del 60-70% del fabbisogno nazionale di energia elettrica, a fronte di un derivante impatto ambientale (che i migliori tecnici con le nuove tecniche possono rendere contenuto) si può migliorare di molto il precario sistema idrogeologico attuale, nonché migliorare e rendere più abbondante il sistema d’irrigazione per le colture agricole e dei servizi (reti di acque reflue e idriche).
Fonte:
uniroma1.it/
enelgreenpower.
lanuovaecologia
worldenergy.org/
iam.na.cnr.it/
grtn.it
minambiente.it
PS
Con le nuove tecnologie, vito che la ricerca è datata, si può moltiplicare per 6 volte, l’attuale produzione di idroelettrico.
Ciao Paolo, nel loro programma, nel punto 3 “ripristino delle sovranità popolari” si parla di sviluppo di un piano nazionale di autonomia energetica sostenibile
E’ il momento delle Donne lasciamole fare sono più determinate e raggiungono i risultati più degli Uomini. Sara, Meloni (cito loro due ma son convinto ne emergeranno ancora) ne sono una prova!
In bocca al Lupo SARA!
Ce ne sono si di donne in gamba…poi ci sono quelle tipo la Lorenzin, la Renzulli o la Lamorgese…ecco quelle invece sono la vergogna della categoria
lascio questo link dove Davide Rossi offre uno spunto molto interessante e concreto. Grazie. Vi prego di guardarlo, è breve.
https://youtu.be/b5u8YJ-moDY