Un progetto di Martino Cusano realizzato in collaborazione con the Space.
Nuova pelle – fanno sapere gli organizzatori con un loro comunicato stampa di cui si riporta qui appresso il testo – nasce come una raccolta di otto immagini in cui Cusano reinterpreta, senza pietismo e strumentalizzazione, l’esperienza della disabilità “relativa”.
Cosa comunica l’arte quando rappresenta noi? In quali forme estetiche tendono ad essere codificati i modi d’essere e coesistere, credere e agire, delle società di oggi? In che maniera ambienti e mestieri coinvolti nel ciclo vitale dell’opera partecipano alle evoluzioni delle tecniche?
La comunità di the SPACE risponderà sperimentando in prima persona (plurale) il potenziale costruttivo, divulgativo, aggregativo dell’oggetto artistico, pronta a indagarne la duplice natura di catalizzatore e, assieme, risultato di un’innovazione condivisa.
Punto d’origine della ricerca sarà la fotografia d’autore, dal 2 settembre 2022 protagonista con la mostra “Nuova pelle” nei locali riservati al coworking, in Via dei Lucani a Latina, grazie alla collaborazione con il Fine-Art Photographer Martino Cusano, fondatore e volto del brand Itusphoto.
Per tre fine settimana, una sezione de “lo SPAZIO” si trasformerà in una galleria contemporanea ad alto tasso di flessibilità, nell’ottica di offrire una esperienza di consumo culturale a tutto campo, evidenziando un nesso di reciprocità tra le dinamiche caratteristiche dell’open innovation, fondata sulla contaminazione cross-settoriale delle competenze, e la valenza formativa dell’entertainment. In particolare, lo farà adottando la formula non convenzionale dell’esposizione notturna, accessibile dalle 18:30 in poi per tutte e nove le serate d’apertura.
Già presentata allo Spazio Tetenal di Roma in occasione del Mese della Fotografia 2019, Nuova pelle nasce come una raccolta di otto immagini in cui Cusano reinterpreta, senza pietismo e strumentalizzazione, l’esperienza della disabilità “relativa”.
Nel corso del tempo, la collezione ha accolto opere ancora inedite, assumendo con significati aggiunti la forma di un più ampio racconto sul talento umano per la ricostruzione personale: «Un percorso di ricerca nei confronti dell’istinto primario che la macchina umana ha in dote: la capacità di generare nuova pelle, di indossarla per valorizzare la vita.
Si tratta di un viaggio alla scoperta di un mondo pieno di voglia di superare ogni barriera», spiega l’autore, «con una migliore attenzione alle difficoltà che affrontano ogni giorno le persone portatrici di disabilità, ma anche alla grinta che abita l’uomo: è questa la risposta a ogni discriminazione.
Libertà civile, affinché tutti abbiano pari diritti e opportunità senza mai fermare la conoscenza. Osservatori di vita, scopriamo la profondità dell’incompreso, la bellezza creata dall’impegno e dall’intensità del partecipare. E ragioniamo su quanto sia labile il confine oltre il quale è facile scaricare sugli altri il peso delle nostre paure».
Ispirato dalle eccellenze informatiche che abitano the SPACE, lo stesso Martino Cusano si prepara a scavalcare l’area mistica della cornice, a lui familiare, per trasferire la sua fotografia – dalla vocazione analogica e per la dimensione fisica del contatto visivo – sulla piattaforma statunitense OpenSea, principale punto di riferimento del web 3.0 per la vendita e l’acquisto di collezionabili digitali; contestualmente alla mostra sarà infatti lanciata la prima collezione di NFT firmati Cusano: non oggetti fisicamente acquisibili e trasmissibili mediante i consueti canali di compravendita, bensì un insieme di informazioni che, registrato su Blockchain, identifica ciascuna opera come bene non fungibile (non fungible token) e ne certifica l’unicità, l’autenticità, la proprietà, la paternità.
Ambienti fisici e superfici virtuali, pannelli di grande formato e display concorreranno in tal modo alla tessitura di una narrazione visiva puntualmente integrata, poliglotta e rinnovabile, espressione, da un lato, di un crescente paradigma tecnologico basato sulla partecipazione e sull’immersività risultante dalla convergenza di nuovi e tradizionali strumenti di mediazione (phygital); dall’altro, della missione intrinseca alla pratica artistica di riflettere i (e sui) mutamenti delle società ad essa coeve.
«Alle origini di questo luogo – racconta il co-founder di the SPACE, Emanuele Viglierchio –, Latina ci si presentava come un foglio bianco. Una Città che esplodeva di innovatività, spontaneamente proiettata verso l’esterno, ma paralizzata dalla convinzione che valorizzare la propria identità significasse costringere le migliori energie entro duecentottanta chilometri quadrati. Noi scegliamo un metodo diverso: restituiamo una casa alle idee che tornano da lontano, accogliamo professionisti in uno spazio di aggregazione dove le loro abilità possano potenziarsi e poi spingersi ancora verso altri luoghi.
E Nuova pelle racconta proprio questo: il pensiero capace di evolversi in molteplici direzioni, l’esperienza tornata con uno scopo globale, l’impossibilità di dividere in compartimenti stagni una comunità di talenti alimentata da un radicato spirito di coesione. Siamo digitali – corpi imperfetti e preziosi – ma the SPACE esiste concretamente».
L’ingresso all’evento è libero e gratuito.
Per maggiori informazioni:
+39 3343477704
+39 3931805844 / info@thespaceitalia.it .