Principale Estero Licenziata per i capelli grigi, il Canada si interroga sul caso LaFlamme

Licenziata per i capelli grigi, il Canada si interroga sul caso LaFlamme

Per la giornalista che durante la pandemia decise di non tingersi più i capelli nascono campagne pubblicitarie per promuovere l’inclusione. E sui social scatta l’hashtag #KeepTheGrey

di Nuccia Bianchini

© Twitter.com – Lisa LaFlame

 

AGI – Da settimane il Canada si interroga su un caso che riguarda il diritto di una donna di scegliere se tingersi o meno i capelli. La protagonista è uno dei volti più noti del giornalismo locale: Lisa LaFlamme, la conduttrice televisiva che, negli ultimi dieci anni, è stata il volto del telegiornale notturno più seguito della televisione canadese.

Notissima, tagliente, capace di creare un filo diretto con i telespettatori, LaFlamme è una veterana del settore da 34 anni: a giugno, è stata licenziata senza tante cerimonie dal suo ruolo alla CTV National News, ufficialmente per “modifiche massicce” ai palinsesti.

Ma rapidamente in tutto il Paese ha preso piede una narrativa diversa: che fosse stata licenziata perché, durante la pandemia, non si è tinta più i capelli. È pure emerso che il capo di LaFlamme presso la società madre di CTV, Bell Media, avrebbe chiesto di sapere chi avesse approvato la decisione di “lasciare che i capelli di Lisa diventassero grigi”, notando che le luci dallo studio facevano assumere alla chioma una colorazione violacea.

Lei è stata a lungo zitta, poi in un video, si è detta “scioccata e rattristata”: ha spiegato di aver cominciato a smettere di tingersi i capelli quando il suo parrucchiere non era reperibile e lei doveva usare lo spray tutte le sere, prima di andare in onda.

Ma una volta saltato il fossato, ha spiegato che la decisione è stata “liberatoria” e aggiunto che avrebbe voluto farlo prima. “A 58 anni, pensavo ancora che avrei avuto molto più tempo per raccontare altre storie che hanno un impatto sulla nostra vita quotidiana”. La clip è stata vista milioni di volte e tanto è bastato a scatenare un polverone.

E mentre il dibattito non si placa, le aziende locali hanno reagito con idee per promuovere l’inclusione, indipendentemente dall’età, in tutte i settori di lavoro.

Il colosso dei fast food Wendy’s ha aggiornato le sue immagini del profilo sui social media cambiando lo storico colore dei capelli rossi della donna nel logo in una sfumatura di grigio.

Anche Dove Canada ha reagito con una campagna che esorta le persone a cambiare le loro immagini del profilo in grigio: “Le donne con i capelli grigi vengono espulse dal posto di lavoro.

Quindi dove diventa grigia. Insieme possiamo sostenere le donne che invecchiano magnificamente alle loro condizioni. Unisciti a noi: oscura la tua immagine del profilo e tagga #KeepTheGrey”.

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