Sono sette uomini e una donna. Uno di loro sarà processato in contumacia. Nell’assalto, compiuto dal trentunenne tunisino ucciso dalla polizia, morirono 86 persone, tra le quali 15 minori.
di Leonardo Petrini.
AGI – Inizierà oggi a Parigi il processo per l’attentato di Nizza del 14 luglio 2016, il secondo più grave dopo quelli del 13 novembre. Sei uomini e una donna compariranno davanti alla Corte d’Assise speciale della capitale francese, mentre l’ottavo imputato Brahim Tritrou sarà processato pur non essendo presente in aula.
Non ci sarà l’autore materiale dell’attacco, il 31enne tunisino Mohamed Lahouaiej-Bouhlel, che fu ucciso in un conflitto a fuoco con la polizia nei momenti successivi all’attentato. L’uomo, al volante di un camion, poco dopo la fine dei tradizionali fuochi d’artificio organizzati in occasione della festa nazionale imboccò Promenade des Anglais investendo in velocità la folla, uccidendo 86 persone di cui 15 minori e ferendone oltre 400.
Tre imputati, Ramzi Kevin Arefa, Chokri Chafroud e Mohamed Ghraieb, sono accusati di associazione terroristica. Gli altri cinque sono imputati per reati comuni, in particolare per traffico di armi. L’unico a rischiare l’ergastolo a causa della potenziale recidiva è Arefa, che secondo gli inquirenti ha avuto il ruolo di intermediario tra l’autore dell’attentato e i coadiuvanti.
Le udienze sono state già fissate, e andranno avanti a ritmo serrato fino al 16 dicembre, dal martedì al venerdì, mattina e pomeriggio. I primi interrogatori degli imputati sono previsti per l’inizio di novembre.
Al processo lavoreranno 133 avvocati, 14 dei quali in difesa degli imputati. L’aula adibita nel Palazzo di giustizia di Parigi, costruita per ospitare il maxi processo agli attentati del 2015, può contenere fino a 550 persone e sarà dotata di schermi.