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Il via libera rischia di lasciare inutilizzati oltre due milioni di dosi di vaccini “vecchi”. Precisamente 2.285.130, cioé la differenza tra quelli consegnati e quelli effettivamente utilizzati.
AGI – Dopo il via libera dell’Agenzia europea dei medicinali Ema, ecco l’ok dell’Agenzia italiana del farmaco ai vaccini anti-Covid adattati contro la variante Omicron Ba.1 e, seppure in misura minore, quella Ba.4/5. Lo ha deciso la Commissione tecnico scientifica dopo la riunione di oggi.
Tuttavia, i vaccini “aggiornati” non saranno disponibili subito e per tutti in tempi brevi. La stessa Ema ha precisato che le “vecchie” versioni dei vaccini, Comirnaty e Spikevax, sono ancora efficaci nella prevenzione di malattie gravi, ospedalizzazione e decesso associati a Covid-19 e continueranno ad essere utilizzati nelle campagne di vaccinazione nell’Ue, in particolare per le vaccinazioni primarie.
![Via libera vaccini Omicron Cosa ne sara di quelli vecchi](https://images.agi.it/pictures/agi/agi/2022/09/05/170914245-213b03fd-b05a-41cf-b97d-1447cc4bd0c8.jpg)
Fiale di vaccino
Inoltre, alcuni “vaccini italiani” continueranno a essere donati ai Paesi che ne hanno più bisogno, tramite la collaborazione Covax e tramite accordi bilaterali siglati con altri Paesi. Ad esempio, tramite Covax, il nostro Paese ha donato già oltre 26 milioni di dosi del vaccino di Johnson & Johnson, oltre 14 milioni di vaccino AstraZeneca, quasi 2 milioni del vaccino Moderna e oltre 7 milioni di Pfizer.
Accordi bilaterali sono stati fatti con San Marino, ma anche con lo Zambia e la Tunisia. Quest’ultima, proprio di recente, ha ricevuto quasi 155mila dosi del vaccino pediatrico di Pfizer.