Principale Arte, Cultura & Società Scienza & Tecnologia L’impatto di Internet sull’economia italiana

L’impatto di Internet sull’economia italiana

Inflazione, recessione e calo del potere d’acquisto: secondo i media, lo stato dell’economia è tutto meno che roseo. L’Istat propone un quadro più ottimistico, anche se comunque con una crescita a rilento. Secondo le prospettive dell’Istituto per l’anno in corso e per il 2023, il Pil aumenterà ogni anno per una media annuale del 2%. Saranno fondamentali gli investimenti (sia privati che pubblici) che possono portare a una crescita di quasi il 9% nel 2023 così come dovrebbe crescere l’occupazione, anche se solamente del 2,5%.

Com’è possibile che lo stato dell’economia italiana possa migliorare? Grazie a due elementi: digitalizzazione e tecnologia. Sempre più imprese migliorano la loro produttività grazie all’automatizzazione mentre giovani startup puntano sull’innovazione per avere successo.

La tecnologia a servizio delle industrie

L’avvento di Internet e tutti i servizi online ha spinto diversi settori a migliorarsi. È migliorata l’offerta ai consumatori e i prezzi sono sempre più competitivi. Questa è ormai una realtà per tutti i settori, non solo per la moda e le sue piattaforme di ecommerce.

Un settore che, recentemente, ha scoperto il potenziale di Internet per il business è quello dei vini italiani, sia per il mercato italiano che per quello estero. Grazie a piattaforme digitali intuitive e con molte proposte, gli amanti del vino nostrano possono comprare le loro bottiglie preferite online, che arrivano direttamente a casa senza doversi preoccupare di dogane e frontiere. Un esempio vincente di questa proposta è Tannico, uno degli ecommerce di vino più conosciuti il cui fatturato è cresciuto di oltre l’80% in un solo anno.

Invece, un settore che forse non si associa spesso con l’innovazione tecnologica è quella della raccolta dei rifiuti e del riciclo. Oppure, come lo definisce la Commissione Europea, le tecnologie future e il riciclaggio. Un progetto europeo che potrebbe rivoluzionare questa industria è quello di LEILAC per la riduzione delle emissioni atmosferiche durante il processo di creazione del cemento. E, parlando di cemento, sta cambiando anche l’industria edile italiana, che sfrutta le tecnologie.

Come la startup italiana EdilGo, nata a Bergamo nel 2020. Con il suo software per costruttori e fornitori edili, la giovane impresa vuole democratizzare l’intera industria edile italiana (e globale) attraverso la tecnologia. Altrettanto innovativa è la piattaforma di EdilGo che conta già oltre 5.000 imprese registrate sul portale dedicato alla compravendita edile che, grazie all’uso dell’intelligenza artificiale, permette di immettere diversi parametri di ricerca come fatturato e prodotto.

Però, la digitalizzazione e la tecnologia nell’economia italiana possono anche essere divertenti. Come l’industria dei casinò, che non sono solo più terrestri. Ora, sono online.

“Il settore dei casinò online è sta crescendo di anno in anno, soprattutto durante la pandemia,” ha detto Luigi Conti, l’editor del sito di roulette online italiano roulette-on-line.it, “gli italiani amano giocare e il profitto di questi casinò beneficia l’economia italiana.”

Quindi, gli italiani amano giocare alla roulette o alle slot. Però, amano anche il cibo. L’industria sta cambiando e la transizione porta le startup italiane verso il foodtech. Come HiWeiss, una startup che coltiva prodotti naturali e senza OGM tra Veneto e Lombardia. Questa impresa usa sensori per la raccolta di dati nella coltivazione di soia, erba medica e piselli. In pochi anni, i prodotti vegani e vegetariani di HiWeiss hanno già conquistato l’Europa.

Insomma, il futuro dell’economia italiana è online. Senza queste startup digitali, non c’è innovazione e non c’è crescita. E non ci sono gli investimenti prospettati dall’Istat.

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