“Giochiamo alla Pari” per dire stop alla differenza di genere
Si è svolta questa mattina nella ex sala giunta della Provincia la conferenza stampa di presentazione del progetto “Giochiamo alla pari”, l’iniziativa che la Consigliera di Parità Gina Lupo intende promuovere nelle scuole a partire dal prossimo 3 ottobre.
Il primo appuntamento previsto è nell’istituto comprensivo “Martellotta” diretto dal professor Gianni Tartaglia, al quale seguirà quello nell’Istituto Vico del quartiere Tamburi.
“La cultura dell’accoglienza è da sempre la mission della nostra scuola” – ha dichiarato il professor Tartaglia – “lavoriamo in sinergia, corpo docente e istituzioni, affinché si abbattano non solo gli stereotipi di genere che sono radicati nella nostra cultura, ma anche tutti quelli legati ad ogni tipo di diversità. Non per niente – ha concluso il dirigente scolastico – il motto della scuola è: nessuno resti indietro!”
“Questo è uno dei tre progetti che l’Ufficio per le Pari Opportunità intende promuovere su tutto il territorio provinciale entro la fine di quest’anno – ha annunciato Gina Lupo – “ritengo che sia importantissimo scardinare i pregiudizi e i comportamenti che inevitabilmente scaturiscono da alcune particolari convinzioni, e questo lavoro va fatto partendo dalla giovane età. Tanto per fare un esempio” – ha illustrato la Consigliera – “a livello di linguaggio, quando diciamo ad un bambino non piangere come una femminuccia stiamo già implicitamente veicolando il concetto di un mondo femminile legato ad una maggiore fragilità emotiva e di un mondo maschile a cui appartenere reprimendo i propri sentimenti. Occorre accompagnare questo cambiamento di rapporto tra i generi stimolando i piccoli a riflettere sulle piccole cose di ogni giorno: dalla scelta dei colori nell’abbigliamento, a quella dei giocattoli fino ad arrivare alle scelte nel percorso scolastico e professionale.”
Il tema del dibattito sarà introdotto da un cortometraggio di Francesca Archibugi dal titolo “Giulia ha picchiato Filippo” che in pochi minuti illustrerà come la tolleranza verso un gesto violento diventa metafora dei comportamenti da “macho” che spesso sfociano in violenza vera e propria contro le donne.
Redazione Corriere di Puglia e Lucania