Si è svolta in uno dei luoghi culturali più attivi del territorio barese, il Teatro Polifunzionale “AncheCinema”, la prima lezione del DAMS, il nuovo corso di laurea offerto dall’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, legato alle discipline dell’audiovisivo, della musica e dello spettacolo.
Per la prima volta nella storia universitaria locale, 300 studenti hanno riempito le poltrone della sala teatro dando inizio così alla novità dell’Ateneo: la triennale ad accesso libero nelle arti performative, che riflette a pieno la rivoluzione cinematografica e artistico-culturale che negli ultimi anni sta caratterizzando il capoluogo pugliese. Noti registi e case di produzione, infatti, stanno scegliendo Bari e zone limitrofe come set privilegiato per i loro nuovi lavori, quali fiction, lungometraggi, spot o produzioni televisive e questo comporta una elevata richiesta di maestranze qualificate per le troupe che girano in loco.
“L’obiettivo – ha dichiarato, infatti, il referente dell’Uniba – è rispondere in prima istanza ai crescenti fabbisogni e alle nuove esigenze regionali, nazionali e internazionali dell’industria dei media e dello spettacolo”. Al coro si è aggiunta la voce della Docente di Cinema e industria dello spettacolo, Angela Bianca Saponari, la quale ha affermato: “Da un po’ di tempo alcuni stakeholders del territorio come il Teatro Pubblico Pugliese, l’Apulia Film Commission e altre imprese che lavorano nel campo dello spettacolo e della cultura, sentono il bisogno di rafforzare la formazione e moltiplicare le figure professionali”.
La proliferazione di startup sul territorio, l’esponenziale fascino del brand Puglia e la crescente quantità di offerte di lavoro nel campo predetto, ha di conseguenza attivato la creazione di un team formato da docenti universitari con la precisa volontà di fare un salto di qualità e reclutare le migliori menti del settore, con le quali pianificare l’innovativa offerta didattica finalizzata alla formazione dei giovani professionisti del domani.
Attualmente nella nostra regione si contano all’incirca diciotto piccole-medie imprese di produzione e postproduzione digitale che lavorano con multinazionali come Netflix o Amazon. Queste, facendo tra loro rete, hanno cominciato a progettare percorsi universitari che diano agli studenti pugliesi la possibilità di formarsi direttamente a casa propria e di poter ambire a un futuro lavorativo nel mondo della cultura e dello spettacolo senza lasciarla. La Saponari ha, infatti, spiegato: “I rapporti di brand internazionali quali 01 Distribution, Indigo Film, Rai e la Puglia, spesso si sviluppano grazie ai giovani che dopo essersi formati lontano sono tornati qui e s’impegnano con la loro competenza a dare al proprio territorio un respiro nazionale e internazionale”.
Il corso Dams di Bari offre perciò due percorsi diversi, dedicati uno a “Cinema e media” e l’altro a “Teatro e musica”. Il primo propone una formazione approfondita nel campo dell’industria cinematografica, televisiva e dei nuovi media, attraverso discipline come storia e tecnica del linguaggio cinematografico, sceneggiatura e storytelling, forme e modelli della serialità televisiva, teoria e tecnica dei media digitali. Il secondo, invece, fornisce una preparazione focalizzata sulle arti performative e sui loro intrecci con il settore dell’impresa, coniugando una forte attenzione per la storia delle drammaturgie europee e per le forme dello spettacolo contemporaneo con insegnamenti di carattere produttivo, manageriale e organizzativo.
“Le materie che caratterizzano il percorso di studi sono storia, estetica, economia, ma anche strumenti e metodologie di base per un’indagine critica nell’ambito dell’audiovisivo e dello spettacolo – hanno affermato dall’Università –. Le competenze generali, sia umanistiche che economiche, saranno integrate da un apprendimento pratico e laboratoriale (produzione, marketing, diritto, organizzazione di impresa, ecc). E’ prevista, inoltre, una stretta collaborazione, attraverso stage e tirocini formativi, con le principali realtà industriali regionali, nazionali e internazionali per garantire agli studenti e alle studentesse l’opportunità di entrare subito in contatto con il mondo del lavoro. Gli sbocchi occupazionali comprendono ruoli di rilievo nella filiera industriale cinetelevisiva e in quella teatrale e musicale, oltre che in realtà ed enti pubblici o privati che si occupano della promozione della cultura. A tal fine verrà sostenuta la mobilità internazionale in alcuni dei dipartimenti e dei centri di ricerca più importanti nel campo dei film, dei media e delle performance studies. Gli studenti completeranno poi la loro formazione mediante il Corso di laurea Magistrale in Scienze dello Spettacolo (LM-65), già attivo presso l’Ateneo di Bari” [è possibile immatricolarsi entro il 30 novembre 2022].
L’auspicio è che d’ora in avanti, e sempre di più, Bari e la Puglia riescano a realizzare il sogno di numerosissimi giovani: fare della cultura il proprio mestiere, contribuendo contestualmente alla valorizzazione di uno dei panorami più mozzafiato d’Italia e del mondo.
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