GreenBlueDays è il primo forum sulla sostenibilità sistemica che guarda al Sud come laboratorio d’idee per la Gen Z che accoglie al suo interno i massimi esperti in sostenibilità a livello nazionale ed internazionale e progettualità speciali in chiave sostenibile nell’area dedicata alle Exhibition. Un evento ideato, progettato e realizzato dalle fondatrici Sonia Cocozza, Rosi Fusillo ed Elisabetta Masucci.
Ambasciatrice per la II edizione è Veronica Maya, conduttrice TV, protagonista anche della prima edizione che si è svolta a Napoli.
Dal 9 all’11 ottobre 2022 in due location d’eccezione – Ex Caserma Rossarol, Sede del Dipartimento Jonico dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e Castello Aragonese – i talk sulla sostenibilità, in modalità agorà, raccontati anche attraverso un percorso educational costruito con progetti speciali realizzati dal Politecnico di Bari, dall’Ordine degli Architetti di Taranto, dall’Enea, da designer indipendenti e da aziende produttrici. L’obiettivo è quello di promuovere, divulgare e di sensibilizzare, con un linguaggio accessibile e trasversale, giovani e meno giovani alla cultura della sostenibilità, intimamente connessa al territorio. Una direzione concreta, che ha già visto tanti di loro a lavoro lo scorso 27 settembre con il Taranthon, il primo Hackhathon per la città di Taranto firmato GreenBluedays che ha coinvolto aziende nazionali nel lancio di alcune sfide sostenibili. Otto sfide per otto gruppi e più di cinquanta ragazzi a lavoro. Cosi l’edizione jonica dei GreenBlueDays di Ottobre che vede protagonisti i giovani in tanti modi, fa community.
LA MISSION DI GREENBLUEDAYS PER TARANTO
La città di Taranto diventa il luogo giusto in cui narrare la transizione, evidenziando le realtà virtuose territoriali, portate avanti da giovani start up, associazioni, collettivi ed aziende, partendo dalla parola Vento, che soffia e apre i lavori con una Veleggiata. Un’iniziativa coordinata dalla Lega Navale Italiana di Taranto, nella persona del Presidente Flavio Musolino e dalla Marina Militare Italiana, nella persona dell’Ammiraglio Donato Marzano in sinergia con le Università Aldo Moro di Bari – Dipartimento Jonico- ed il Politecnico di Bari, con il coinvolgimento di quaranta imbarcazioni. Ospite d’onore, la nave Magnaghi della Marina Militare e la Nave Palinuro. Partire da un E’-vento sportivo per sottolineare l’importanza dello sport come approccio aziendale sostenibile.
Creare condizioni di incontro tra tanti soggetti, coinvolgendo in particolar modo i giovani attraverso azioni concrete, sono questi alcuni degli obiettivi principali che le fondatrici della manifestazione Sonia Cocozza, Rosi Fusillo ed Elisabetta Masucci attivamente impegnate a diffondere la sostenibilità sistemica, mettono in moto in ogni edizione, facendo rete, sostenendo le progettualità di giovani start up, di designer indipendenti, di produttori. Con l’accoglienza calorosa e l’entusiasmo contagioso che le contraddistingue, sono giunte alla seconda edizione di GreenBlueDays.
Un forum che destruttura il modello classico di convegno e lo trasforma in un’esperienza tutta da vivere.
Greenlea’s innesca processi di contaminazione, di conoscenza, di collaborazione che passano attraverso esperimenti sociali, l’arte, il design, il fare cultura, educando, sensibilizzando, donando.
PROGETTI SPECIALI
IL VERDE DONA A TARANTO è un progetto speciale lanciato dalle founder di GreenBlueDays per coinvolgere a più livelli, più soggetti territoriali.
Un progetto replicabile che mira a divulgare la cultura della sostenibilità attraverso forme di co-progettazione, di condivisione che avvicinino la persona ai luoghi, in nome di un valore alto, “Fare bene per il bene comune secondo l’economia del dono”. “Il Chiostro dell’Università, diventa il luogo-progetto di questa II edizione, il contenitore in cui ricercare nuove forme di socialità, dove farlo vivere agli studenti”.
All’interno del Chiostro dell’Uniba- Dipartimento Jonico – due installazioni nate in occasione dei GreenBlueDays di Taranto per il Chiostro: Isola Madre e Lieve.
Sempre per il progetto IL VERDE DONA a TARANTO, presso il Castello Aragonese, il Magna Orto, che racconta in scala ridotta l’orto che verrà.
Il Magna Orto intende promuovere, innescare- con il coinvolgimento a più livelli e di più soggetti – la realizzazione di un frutteto\orto, il “Magna Orto” in un’area periferica che abbia una finalità sociale: quella di avvicinare l’uomo all’ambiente secondo una modalità circolare che leghi natura e cultura. Realizzato in scala ridotta ripropone un modello di orto urbano didattico pensato dal gruppo di lavoro capitanato da GreenBluedays e da Andrea Guarrasi e Aren Hoxha
(della start up Urban Farmer) con la collaborazione di Andrea Turrisi (apicoltore dei MessAPI) di Giovanni Masucci (tecnico del verde di Batu) di Leonardo Capitanio agronomo dell’omonimo Vivaio e da Gianni Fornaro (imprenditore agricolo).
ISOLA MADRE
Il Concept: Il progetto Isola Madre nasce dal territorio. Un’isola in cui approdare per recuperare le forze ma anche per condividere e generare nuove relazioni tra chi ne fa uso. E’ un artefatto prodotto dall’uomo ma che coinvolge Madre Natura e lo fa al massimo della tecnica contemporanea attraverso un uso sapiente del verde pensile.
La Co-progettazione: Un progetto che ha coinvolto diverse professionalità, come accade regolarmente nel mondo del lavoro: gli Architetti del Gruppo Cultura- Lavoro-Formazione dell’Ordine di Taranto che hanno sviluppato il concept e definito i caratteri principali del manufatto, lo studio Artigiana Architettura che ha realizzato l’opera in legno, il vivaio CasaNatura che ha installato la flora presente nelle fioriere e che ha collaborato in stretta sinergia con l’azienda Harpo produttrice del sistema verde pensile si sono confrontati in una forma di co-working.
La Sostenibilità: Il progetto si fa carico di tematiche attuali e rilevanti, tra cui il riuso di materiali di scarto del ciclo produttivo del legno come l’OSB. La Finalità: Isola Madre è un progetto nato in occasione dell’evento Green Blue Days 2022 e che l’Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Taranto ha realizzato con entusiasmo. Esso rappresenta un “DONO” da parte dell’Ordine ai tarantini ed in particolare agli studenti che frequentano quotidianamente l’Università.
LIEVE
Il Concept: Per l’occasione, la Migliorino Design, raccogliendo il contenuto valoriale del progetto, lanciato dalle funders di GreenBlueDays, con “LIEVE” lavora sul concetto di leggerezza partendo dal vento come elemento invisibile capace di influenzare le nostre vite.
La Sostenibiltà: Una seduta realizzata in esclusiva per i GreenBluedays di Taranto con struttura in EPS, rivesta con tessuto riciclato stampato.
LIEVE diventa non solo un elemento di arredo ma soprattutto un modo per esplorare nuove forme di socialità rivolte ai giovani.
Disegna un motivo che si ispira ai colori del cielo in cui danzano soffioni trasportati dal vento a simboleggiare, come evoca il nome stesso della seduta, la “leggerezza” con cui alcuni materiali più di altri, possono intervenire sull’ambiente all’interno di un processo produttivo.
L’ Innovazione: la nuova frontiera della stampa è la stampa digitale, permette la riduzione al minimo delle risorse necessarie, in termini sia di superfici di impianto, che di consumo di acqua e risorse energetiche, aprendo chiaramente la strada a un uso più efficiente delle risorse del pianeta. La stampa digitale di cui la Migliorino Design si avvale è un tipo di stampa digitale che fa uso di particolari inchiostri ad acqua, conosciuti anche con il nome di water based, assolutamente ecologici.
ART EXPERIENCE
LA TRANSIZIONE: LA VALIGIA CHE VIAGGIA
L’arte serve ad innovare ad innescare processi di cambiamento che scaturiscono da una riflessione, perché anche attraverso l’arte uno scarto può diventare risorsa.
Un’installazione magicamente tradotta e resa concreta dall’architetto Paolo Maria Russo che ha raccolto le suggestioni delle fondatrici reinterpretandole.
Con uno sguardo rivolto all’economia circolare, GreenBlueDays offre un percorso immersivo, educativo dedicato alla cultura dei progetti in ambito food, moda, design, aerospazio e agri tettura 6.0.
Food Experience | Nell’arco delle tre giornate il cibo diventa momento di condivisione, di cultura trasversale, di educazione e di unione. A partire da Tarantucci&Vino, un happening di benvenuto pensato come momento conclusivo della giornata di apertura che vede Lega Navale Italiana e Marina Militare protagoniste dei due momenti iniziali. La degustazione di prodotti tipici locali- organizzata per l’occasione-da Coldiretti e da Cantine Varvaglione accompagnata da musica della tradizione. Per una riflessione sul cibo delle origini “Akratismos” la colazione della Magna Grecia, con pane d’orzo, latte a Km 0 della Centrale del latte di Taranto e fichi.
In questa direzione il pasto frugale “Ariston” riproposto in chiave sostenibile, dagli studenti dell’alberghiero I.P.S.S.E.O.A di Pulsano con i lunch box.
Altro progetto sostenibile è quello che coinvolge l’oro nero di Puglia: la cozza tarantina.
Retine in canapa e mater B in linea con i principi di economia circolare diventano il nuovo involucro della cozza presidio Slowfood di Taranto.
Un’installazione costruita da Luciano Carriero, presidente della Società Cooperativa. Miticoltori Tarantini per raccontare un percorso di economia circolare innovativo che parta dalla coltivazione della canapa, utile per la bonifica dei terreni per arrivare – attraverso la lavorazione della stessa-alla realizzazione di un packaging biodegradabile per la cozza.
In ambito Moda, con un progetto legato al territorio, si raccontano e recuperano storie di antiche tradizioni. Candida Semeraro di Ammostro e Daniele del Genio di RossoRame introducono nella magia dei colori estratti dalla macchia mediterranea con un workshop di serigrafia naturale! Sempre in ambito Moda Flavia Sinibaldi del team di @worth_inwaste farà esplorare il guardaroba del futuro. Una Start up giovane che si occupa di scarto tessile in modo circolare. Come lo fa? Ponendosi come gancio tra aziende con scarti invenduti ed aziende che vogliono utilizzarli.
La scuola che verrà la racconta il designer architetto Luca Occhinegro con il progetto ED – Il banco scolastico ecologico, ecosostenibile, reversibile, adattabile.
All’interno della manifestazione Green Blue Days l’aerospazio è una vera novità. Il Gruppo del Prof. David Naso– Laboratorio di Robotica del Politecnico di Bari: Unmanned Vehicles (DEI – Politecnico di Bari) presenta diversi velivoli a pilotaggio autonomo di diametro variabile dai 20 cm a un metro e mezzo con un progetto dal titolo “Modellazione e controllo embedded di piccoli velivoli senza pilota”.
Altro progetto innovativo sempre in tema aerospazio quello del Gruppo Prof. Umberto Galietti, Prof. Davide Palumbo – Laboratorio di Diagnostica Strutturale e Metodi Termici per la Meccanica Sperimentale (DMMM – Politecnico di Bari). | Titolo del progetto: “Caratterizzazione e controllo non distruttivo di componenti e materiali innovativi per impieghi aerospaziali mediante tecniche termografiche”.
Un set-up tipo sviluppato per l’applicazione di tecniche termografiche innovative volte al controllo e caratterizzazione di difetti tipici di provini e componenti in materiale composito per uso aerospaziale. Il sistema è stato industrializzato per applicazioni di questo tipo da parte dello spin-off DES (Diagnostic Engineering Solutions S.r.l.) del Politecnico di Bari, con un sistema che prevede l’utilizzo di lampade alogene/flash per l’eccitazione del componente sincronizzate con termocamera raffreddata o microbolometrica per l’acquisizione, il tutto tramite software dedicato e centralina di controllo |
Il progetto Ares del team Bartolomeo Doria, Piero Genualdo, Tiziana Forleo e Nicola Ancona parte dai rifiuti idrici prodotti da lavatrici e lavastoviglie e dall’incidenza di questo consumo sulle bollette (200 euro all’anno a famiglia). L’innovazione è vincolata all’implementazione in detti elettrodomestici di una tecnologia che consenta di ottenere un recupero parziale o totale dell’acqua utilizzata durante un ciclo di funzionamento. |
Un altro progetto esplora l’acquaponica. Meno terreno, meno acqua e poi piante, pesci e batteri è il sistema di Over-Flow System, raccontato da Andrea Sperti. Una tecnologia innovativa che permette di evitare l’uso di fertilizzanti e pesticidi, risparmiare il 90% di acqua rispetto all’agricoltura tradizionale, essere carbon neutral, riuscendo ad esaltare il gusto dei prodotti. A costi competitivi con il contadino locale| Con il progetto GreenCube di Enea si va nello spazio presenta due modelli educational del satellite Greencube dotato di un sistema autonomo di coltivazione delle microverdure di Crescione (Lepidium sativum L.) Neella parte inferiore la presenza di una griglia è necessaria a trattenere il substrato contenente i semi. Nella parte superiore sono presenti il sistema di gestione e controllo del satellite e della camera di crescita, la telecamera ad alta risoluzione, la siringa motorizzata per l’erogazione della soluzione nutritiva, i sensori e l’impianto di illuminazione LED appositamente sviluppato per la coltivazione delle microverdure. Il sistema nel suo complesso serve a verificare la possibilità di coltivare le piante all’interno di un cubesat delle dimensioni di 30x10x10 cm in un ambiente estremo, a 6000 km (fascia di van Allen interna) dalla superficie terrestre, dove le piante subiscono gli effetti della microgravità e delle radiazioni dovute ai raggi cosmici
Il Modello 2:1 Greencube rappresenta la struttura esterna del satellite Greencube dotata di pannelli fotovoltaici disposti su tutte e 4 le pareti per garantire l’alimentazione elettrica al sistema di gestione e controllo, ai sensori ed alle altre apparecchiature elettriche ed elettroniche. E’stato lanciato in orbita il 13 Luglio 2022 con il volo inaugurale del nuovo lanciatore VEGA-C della AVIO. La missione di Greencube è la prima nel suo genere dedicata alla crescita di microverdure cosi lontane dalla terra ed uno dei primi passi per verificare la possibilità di alimentare gli astronauti con un alimento fresco per le future missioni verso Luna e Marte.
Telemedicina – In ambito Salute, Green Blue Days ha un’attenzione particolare a progetti innovativi legati alla Telemedicina e i suoi effetti benefici per la sostenibilità sistemica. In particolare, l’edizione 2022 porta in dono un grande progetto di ricerca, proposto da Società Italiana Telemedicina, e pienamente condiviso da Università Aldo Moro di Bari, Politecnico di Bari e la nostra associazione GreenBlueDays. Vogliamo ringraziare per questo straordinario progetto il Presidente Nazionale di SIT, Prof. Antonio Gaddi, il Magnifico Rettore Stefano Bronzini e il Magnifico Rettore Francesco Cupertino che hanno dato forza e autorevolezza al percorso di ideazione e creazione.
Il progetto DiMeSS Digital Medicine per la Sostenibilità Sistemica, che si svilupperà grazie ad un accordo quadro aperto al contributo anche di altri Enti, si propone di valutare l’impatto sistemico a livello di sostenibilità clinica, ambientale, economica, infrastrutturale e sociale dei sistemi di Medicina Digitale che è oggi possibile introdurre in ogni fase del processo di prevenzione, diagnosi e cura.