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Chiesto l’intervento del Comune
La manifestazione di musica cristiana sostenuta dalla Diocesi è organizzato da Don Alessandro Ghersi condannato per molestie sessuali
SANREMO – Come riporta il quotidiano d’Italia – https://ilquotidianoditalia.it/cronaca/sanremo-ritorna-il-jubilmusic-del-prete-condannato-per-molestie-sessuali/ –
a Sanremo, dall’11 al 13 novembre 2022, ritorna il Jubilmusic, Festival Internazionale di Christian Music, evento ufficiale della Diocesi di Ventimiglia-San Remo.
Un ritorno voluto fortemente da Monsignor Antonio Suetta, Vescovo della Diocesi di Ventimiglia-San Remo, il quale ha dichiarato ai giornali che questa manifestazione ha come finalità quella di “portare il messaggio cristiano attraverso la musica”.
Purtroppo, a portare il messaggio cristiano attraverso la musica, c’è anche, tra gli organizzatori, Don Alessandro Ghersi, delegato diocesano del Vescovo, il quale, nel 2012 “veniva condannato in tribunale per aver inviato e-mail a luci rosse a una ragazzina di diciott’anni”.
Ma come, proprio Monsignor Suetta, il quale, ogni anno, non perde l’occasione per condannare alla stampa il Festival di Sanremo bollandolo come “blasfemo“, sostiene un Festival che ha come organizzatore un prete condannato per molestie sessuali?
Come può la Chiesa permettere un simile scandalo? Se lo chiedono in molti a Sanremo e non solo a Sanremo e se lo chiede il cantante Achille Lauro, il quale, lo scorso anno, battezzandosi sul palco del Festival di Sanremo, nella prima serata, ha suscitato l’ira del Vescovo che ha chiesto immediatamente l’intervento dei vertici Rai: “Confermata la brutta piega che si è presa da tempo, il servizio pubblico deve intervenire”.
E ora, caro Suetta, saranno i cittadini di Sanremo a chiamare in causa i vertici del Comune per chiedere loro il motivo di questo scandalo “a luci rosse” che sta per consumarsi dentro le mure della loro città, che, da più di settant’anni, ospita il cosiddetto Festival dei Fiori e non il Festival a luci rosse.
Caro Monsignore, sorge spontaneo formularle un detto: “Predicare bene e razzolare male”