Di Carlo Forin
Il governo Meloni con la fiducia della Camera oggi la chiede al Senato per governare.
È il momento di dare il mio suggerimento per completare il programma di libertà enunciato ieri dall’on. Giorgia Meloni col suo proposito di durare dieci anni ed attuare quanto lei crede col cuore.
La nostra Costituzione contiene un articolo posposto ai 12 fondamentali inattuato:
art. 49 Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la propria politica nazionale.
Io leggo: i partiti sono il soggetto collettivo deputato ad associare i cittadini che intendono liberamente associarsi per concorrere con metodo democratico a determinare la propria politica nazionale.
Questo soggetto collettivo va messo in legge per essere certi che i suoi cittadini determinino una politica che sia del proprio partito e rispetti anche i diritti degli altri cittadini? Evidentemente sì!
I giudici deputati al controllo dei comportamenti di tutti i cittadini svolgono la funzione giurisdizionale dando attuazione alle leggi esistenti con un rispetto rigoroso.
Oggi, quando un uomo politico è imputato di un reato trova con facilità testimoni iscritti al proprio partito pronti a portar prove a suo discarico in modo che la propria politica del partito continui a prevalere sulla nazione.
Con una legge sul partito politico, che disciplini i cittadini che si candidino ad occupare posti nelle istituzioni, l’imputato politico accusato di un reato resterà solissimo davanti al collegio giudicante.
Questa novità ridurrà gli attuali 500.000 politici a 50.000 uomini preparatissimi consapevoli dei pericoli legali gravissimi ai quali vanno incontro.
Finalmente i 18 milioni che non votarono il 25 settembre sapranno che possono farlo e, in ogni caso, sono tutelati dalla legge se non fanno politica.
Saremo liberi ed uguali come vuole la nostra meravigliosa Costituzione.
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