Questa sera, il gruppo Murgia Trekking & More, in collaborazione con il gruppo storico Apulia Fidelis e il gruppo di studio, ricostruzione e ricerca Stupor Mundi – Historia Magistra Vitae dell’ Ass. “Poliedrika APS” organizzano una serata all’insegna del relax e della convivialità; il tutto si svolgerà, come da tradizione nello scenario naturalistico e suggestivo della Foresta di Mercadante ove vi sarà una commemorazione, legata a questa notte magica, dell’antichissimo rituale che trova le proprie origini nel culto celtico.
Sin dai tempi più remoti, infatti, la festa cristiana di Ognissanti ha avuto una valenza religiosa particolare.
Durante la notte del 31 ottobre, infatti, la popolazione indoeuropea dei Celti celebrava il momento conclusivo della “ruota dell’anno”, la quale era formata dal Ciclo solare e dal Ciclo lunare; il secondo ciclo, quello lunare, era contrassegnato dalla Croce di Sant’Andrea e si concludeva con la festività di Samhain, i cui rituali, nelle epoche più arcaiche, erano officiati dai druidi , sacerdoti della religìo praticata dai Celti della Gallia e delle isole britanniche.
Samhain, entrato nella cultura occidentale ed asiatica con il nome di “Halloween”, è dunque la festa religiosa e folkloristica ricordata come “Capodanno celtico” il cui nome, deriverebbe dal gaelico irlandese Samuin, che nella sua traduzione moderna designa il mese di novembre e, dunque, l’inizio della stagione fredda, che si concluderà con Yule, festività che ricorre il 21 dicembre.
Le antiche origini di questa ricorrenza annuale son state mantenute per tutta l’epoca romana durante la quale, nei giorni fasti ricorrenti il 9, l’11 ed 13 maggio – commemorativi dei lemuri (defunti o spiriti della notte ) il pater familias compiva un rituale: egli si gettava alle spalle, per nove volte, una manciata di fave nere offerte alle anime dei cari defunti; questi gesti erano accompagnati dalla formula “Manes exite paterni” [uscite spiriti degli antenati”]; il culto dei lemuri rimase vivo nella tradizione sino a quando, nell’ A.D. 840, Papa Gregorio IV istituì la ricorrenza cristiana di Ognissanti, – festeggiata il 1° novembre – giorno che precede quello della commemorazione dei “Parentalia “, termine col quale si designava, nella Roma arcaica, la festa dedicata ai defunti ed istituita in seguito, con la riforma promulgata da Cluny.
Questa ricorrenza, nei Paesi di cultura germanica, celebra il buio dal quale poi si genererà la luce; Secondo la tradizione folkloristica, suggestivi rituali notturni officiati dai sacerdoti abbasserebbero la “barriera” che divide i due Mondi, quello dei vivi e quello dei morti, cosicché gli spiriti degli avi possano far visita ai parenti superstiti e possano ritornare nei luoghi a loro cari.
Un rituale, quello celebrato nella notte, che è entrato a far parte del moderno calendario con il nome di “Halloween”. Di ineguagliabile valenza simbolica e religiosa, celebra il mistero essenziale ed esistenziale relativo al ciclo naturale della “morte-rinascita”.
Riguardo particolare aveva per le creature del bosco, abitanti dello Sidhe (Piccolo Popolo), le quali dimoravano nell’oltretomba celtico, conosciuto con il nome di “Annwn“; secondo la popolazione indoeuropea dei celti, i defunti convivevano con il Piccolo Popolo sulle colline dei territori di Scozia ed Irlanda, luogo che – nella mitologia irlandese – trova la denominazione “Tír na nÓg” [“Terra dell’ eterna giovinezza”].
La remota ricorrenza, oggi ribattezzata “Halloween”, è entrata nella cultura consumistica europea, statunitense ed asiatica con un patrimonio di simboli che richiamano la leggenda di origine irlandese di “Jack-o’-lantern”.
Si narra che un uomo di nome Jack, un fabbro, in una tarda sera, recatosi in un pub incontrò il Diavolo; l’uomo, nella convinzione di potersi far beffa della creatura infernale, gli fece credere di volergli vendere l’anima in cambio di un’ultima bevuta.
Il Diavolo accettò la proposta e, trasformato in una monetina, finì ingenuamente nelle tasche dell’astuto fabbro ubriaco, il quale – ponendolo accanto ad una croce – gli inibì il potere di tornare alla sua forma originaria. Pur di liberarsi dall’incantesimo attuato per proprio volere, il Diavolo accettò la proposta di Jack il quale si fece promettere che da quel momento, per i prossimi dieci anni a venire, il dio degli inferi non avrebbe fatto ritorno per rivendicare l’anima dell’uomo.
Decorso il tempo pattuito, i due si rincontrarono ed, ancora una volta, l’astuzia di Jack riuscì ad avere la meglio sul Diavolo: il fabbro riuscì ad ingannare il Diavolo una seconda volta e riuscì ad estorcergli la promessa che mai più altro incontro vi sarebbe stato.
L’uomo, tuttavia, non fece i conti con la peculiarità della mortalità umana: una volta terminati i suoi giorni terreni, egli giunse nel mondo divino e, bussando alla porta del paradiso, non trovò accoglienza; neppure l’Inferno accettò l’anima di Jack condannandolo, così, a vagare per l’eternità in compagnia della sua lanterna, alla perenne ricerca di un luogo nel quale poter riposare in pace.
Una ricorrenza, quella dell’ultima notte di ottobre che – nata dalle ceneri dell’antica religione pagana e dedicata ai festeggiamenti per la fine del raccolto – è entrata nella nostra cultura sotto gli errati connotati consumistici, nonché legati ad aspetti macabri, lontani dalla superstizione e dal culto correlato alla divinazione del sovrannaturale.
Il percorso sarà valutato al momento, tra alcune diverse soluzioni, a seconda delle condizioni climatiche e del numero dei partecipanti.
In ogni caso, il percorso sarà abbastanza semplice “T/E” , alcuni punti saranno fra vegetazione incolta, con tratti di moderata pendenza per un totale di massimo 5 km.
Durante la serata parleremo di questa antichissima festa, ci racconteremo storie cariche di mistero, ci divertiremo tutti insieme trascorrendo una serata totalmente diversa da tutte le altre e naturalmente ci ristoreremo tutti insieme nel ABBONDANTE BUFFET messo a disposizione da chi vorrà e avrà il piacere di condividere e far assaggiare a tutti le proprie specialità culinarie, ottimo pretesto per incentivare la conoscenza, coltivare nuove amicizie e creare un gruppo sempre più affiatato .
Distanza max: 5 km
Difficoltà: Livello TE
Dislivello: + 50 / – 50 m
Tempo di percorrenza: 3 ore a/r incluse soste.
Percorso: su sentieri, tratturi, sterrati
N.B. E’ importante seguire la guida, le relative disposizioni e l’andatura senza mai superarla o fermarsi senza alcun preavviso.
L ‘organizzazione si riserva di modificare il percorso o rinviare l’escursione.
Incontro dei partecipanti:
Dopo circa 100 metri troverete il primo parcheggio sulla sinistra, l’appuntamento è nel parcheggio.
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3479418986 (Fabio) / 3881747828 (Toni)