Principale Ambiente, Natura & Salute Superare inerzie e ritardi per l’attuazione del Parco Regionale Terra delle Gravine

Superare inerzie e ritardi per l’attuazione del Parco Regionale Terra delle Gravine

Sono passati circa 5 anni da quando, con un articolato documento che evidenziava – tra l’altro – le gravi inadempienze di Provincia e Regione, nonché i ripetuti tentativi di ulteriore ridimensionamento, chiedevamo al Presidente della Regione Puglia ed all’Assessore regionale all’Ambiente l’urgente Commissariamento del Parco
Regionale della Terra delle Gravine.

Denunciavamo come, dopo la formale istituzione con la L.R. n° 18 del 2005, il Parco è di fatto rimasto sulla carta per innegabili responsabilità della Provincia di Taranto (Ente di gestione nella fase di transizione) che, non solo non ha proceduto agli adempimenti per l’istituzione degli Organi di gestione definitivi e l’adozione del Piano Pluriennale Economico Sociale del Parco, ma non è stata neanche capace di spendere i soldi assegnati dalla
Regione. Denunciavamo, altresì, l’ennesimo attacco al Parco contenuto nella L.R. n° 52 del 1° dicembre 2017, con cui si stabiliva che “.. La perimetrazione del Parco deve essere rivista …sia per la zona 1 che per la zona 2, entro sessanta giorni”con il vero obbiettivo di ridurre al nulla il Parco, attestandolo solo sulla zona 1 (che già segna
in buona parte il confine esterno), su beni come boschi e solchi gravinali, già ampiamente salvaguardati.

Abbiamo ribadito più volte la richiesta di commissariamento in questi anni, senza essere degnati di una risposta da parte della Regione, né tantomeno ricevuti come avevamo chiesto. Abbiamo incontrato diversi sindaci dei comuni interessati per sensibilizzarli alle nostre richieste, abbiamo incontrato e contattato i consiglieri regionali del
territorio, ottenendone l’impegno a sollecitare l’intervento regionale.

Ma nulla è accaduto!

La L.R. 52/2017 introduceva anche un’altra novità: la gestione del Parco affidata a un consorzio costituito dagli enti locali interessati. Consorzio che si sarebbe dovuto costituire entro 60 giorni dall’approvazione della legge: sono passati ormai 5 anni senza che il Consorzio sia stato istituito!

Ecco perché, infine, in data 8.03.2022 abbiamo inoltrato una formale Diffida al Presidente Emiliano e all’Assessora Maraschio a voler provvedere alla nomina immediata di un Commissario che sostituisca il Consorzio degli enti locali NON COSTITUITO e la Provincia di Taranto (tuttora Ente di Gestione transitorio) ricorrendo i presupposti della stessa LR n. 18/2005 così come modificata dalla L.R. 52/2017 che espressamente prevede
che: “In caso di gravi inadempienze gestionali o fatti gravi contrari alle normative vigenti o per persistente inattività, il presidente della Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla pianificazione territoriale, può nominare un commissario che sostituisce il consorzio”.
Ecco perché prendiamo atto che ora anche il consigliere regionale Marco Galante, praticamente con le nostre stesse considerazioni, richiede la nomina di un Commissario per gli adempimenti necessari a far decollare il Parco.

Ci auguriamo che questa sua iniziativa istituzionale sortisca il risultato sperato; ma se anche questa dovesse scontrarsi con la sordità degli amministratori regionali, siamo pronti a valutare la possibilità di rivolgerci alla Giustizia Amministrativa perché intervenga sull’inerzia regionale.

Il coordinamento del Parco

Marinella Marescotti
Preneste Anzolin
Valentino Valentini
Emiliano Montanaro

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