MELONI VEDE ANCHE ERDOGAN. INSIEME CONTRO L’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA
E’ durato un’ora l’incontro tra Giorgia Meloni e Joe Biden, avvenuto dopo il colloquio telefonico dello scorso 25 ottobre. Confermata la solidità dell’alleanza transatlantica e la cooperazione tra Italia e Stati Uniti per far fronte alle sfide globali, dalla crescita economica alla sicurezza comune. Giorgia Meloni debutta così al G20 di Bali. Confermato il continuo sostegno all’Ucraina, la stabilità nel Mediterraneo e nell’Indo-pacifico e i rapporti con la Cina.
Meloni ha anche incontrato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan al quale la premier ha espresso personalmente la sua “vicinanza, e quella del governo, al popolo turco per il vile attentato terroristico” di domenica a Istanbul “in cui sono morti civili innocenti”. Meloni ha sottolineato l’importanza della cooperazione tra Italia e Turchia in ambito Nato. Poi gli sviluppi della guerra all’Ucraina e la questione dei flussi migratori, tema di grande attualità dopo le tensioni con la Francia per il caso Ocean Viking. Meloni e Erdogan si sono trovati d’accordo “sulla necessità di lavorare insieme per favorire la risoluzione della crisi libica e per contrastare la migrazione irregolare”. Il nostro premier ne ha parlato anche con il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.
Meloni – unica donna capo di governo seduta al tavolo dei lavori su 41 partecipanti (solo altre tre le presenze femminili con la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, il direttore generale del Fondo monetario internazionale Kristalina Georgieva e dell’Organizzazione mondiale del commercio, Ngozi Okonjo-Iweala) – ha preso la parola nelle sessioni plenarie incentrate su sicurezza alimentare ed energia e salute globale. La premier ha ringraziato il presidente indonesiano Joko Widodo, “per aver guidato abilmente il G20 quest’anno in acque così tempestose”.
“Nessuno avrebbe pensato che si sarebbe arrivati a questo – ha detto Giorgia Meloni con riferimento a quanto sta accadendo in Ucraina – ma non abbiamo permesso a nessuno di intimidirci. Nonostante le difficoltà siamo qui perché teniamo al G20, ma per riuscire nella sua missione deve avere il coraggio di confrontarsi con le sfide più difficili in agenda, a partire dalle conseguenze del conflitto in ambito alimentare, economico, energetico”. La guerra “ha finalmente posto in evidenza i tanti errori commessi nelle politiche energetiche e nei rapporti tra Paesi produttori e Paesi consumatori – ha detto Meloni – Dal dramma della crisi energetica può emergere, per paradosso, anche l’opportunità di rendere il mondo più sostenibile e costruire un mercato più equilibrato, nel quale gli speculatori abbiano meno influenza e i Paesi fornitori abbiano meno opportunità di usare l’energia come un’arma contro altri Paesi”.
Sul tema salute Giorgia Meloni ha sottolineato che “grazie al lavoro straordinario del personale sanitario, ai vaccini, alla prevenzione, alla responsabilizzazione dei cittadini, la vita è tornata progressivamente alla normalità” dopo il Covid. “Ma la pandemia – ha aggiunto – ha mostrato la grande fragilità delle nostre società dinnanzi a crisi sanitarie inaspettate. Una situazione di pericolo che abbiamo il dovere di affrontare in modo strutturale, senza mai cedere alla facile tentazione di sacrificare la libertà dei nostri cittadini in nome della tutela della loro salute. Libertà e salute si tengono insieme”.