Principale Ambiente, Natura & Salute Ue. Mattarella, azione comune su clima e migranti

Ue. Mattarella, azione comune su clima e migranti

Clima, migrazioni ed economia globalizzata sono sfide che non si possono affrontare da soli, l’Europa deve mostrarsi unita e procedere con pazienza. Sono le parole di Sergio Mattarella durante l’inaugurazione dell’anno accademico dell’universita’ dell’Insubria.

Dopo la telefonata con Emmanuel Macron il Presidente della Repubblica, dunque, torna sul tema migranti. Anche se, come lui stesso ricorda, “la politica estera compete al Governo, non compete al Presidente della Repubblica”. Come a Maastricht cita Huizinga, lo storico olandese che nel 1935 aveva profetizzato “che l’Europa potesse essere travolta da un’ondata di follia irrazionale, da una grande ondata di follia”. Ma ricorda come lo stesso Hiuzinga aveva visto “segni di resistenza”, e aveva sollecitato un ottimismo della speranza e indicato “l’improbabile” come via d’uscita.

Quindi la costruzione europea grazie all’impegno di “alcune persone di grande spessore e lungimiranza”. Adesso noi “dobbiamo fare la nostra parte nel tempo che ci appartiene”. “L’integrazione va costruita continuamente, giorno per giorno”, “occorre continuare, malgrado ogni tanto affiorino illusioni di ritorni indietro, illusioni di tornare a un tempo che non c’e’ piu’, di fronte alle sfide che oggi abbiamo in Europa e in ogni parte del mondo”. Le sfide sono molteplici, da quella sanitaria a quella climatica a quella migratoria, senza dimenticare l’economia globale: “Tutti impegni che nessuno Stato e’ in condizioni da solo di affrontare ma che richiedono una comune azione nell’ambito continentale.

Questo e’ il nostro compito oggi”. “I Paesi dell’Unione – è il mantra di Mattarella – si dividono in due categorie, i Paesi piccoli e i Paesi che non hanno ancora compreso di essere piccoli anch’essi. Perche’, di fronte a queste sfide, nessun Paese e’ in grado di affrontarle da solo, neppure il piu’ forte economicamente; neppure il piu’ forte militarmente; neppure il piu’ forte politicamente”. Mattarella esorta i leader europei: l’Europa “dopo essere stata per secoli un teatro di guerre fratricide, e’ diventata un continente di sviluppo, di progresso, di pace, che deve continuare a trasmettere valori di pace intorno a se’, anche in questo tempo drammaticamente segnato dal ritorno della guerra. Questo e’ il nostro compito”.

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