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Il Parlamento europeo convoca Elon Musk

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La presidente del Parlamento Roberta Metsola ha informato giovedì gli eurodeputati, in una riunione a porte chiuse, che convocherà il nuovo capo di Twitter Elon Musk presumibilmente dopo il 24 novembre. Per conoscere le riforme che sta attuando e sull’approccio normativo dell’UE. La decisione è arrivata in seguito alla richiesta dei legislatori del gruppo liberale Renew, i quali esprimono la preoccupazione che gli standard applicati finora da Twitter possano essere indeboliti, in un momento in cui la lotta contro le interferenze elettorali, la disinformazione e l’incitamento all’odio è più importante che mai. Desta preoccupazione anche la modalità di licenziamento dei dipendenti di Twitter in alcuni Stati membri dell’UE.

Perchè il Parlamento europeo convoca Elon Musk?

Proprio su Twitter, il gruppo Renew Europe al Parlamento europeo scrive: “Siamo soddisfatti che la presidente del Parlamento Ue Roberta Metsola abbia accettato di portare avanti la nostra iniziativa e di esplorare le modalità di un’audizione parlamentare con Elon Musk. I valori e le leggi europee devono ancora applicarsi a Twitter”. Lo scorso 28 ottobre era stato il commissario Ue al Mercato interno, Thierry Breton, a rispondere così allo stesso Musk (che aveva accompagnato l’acquisto di Twitter con le parole “L’uccello è libero”): “In Europa l’uccello volerà sotto nel nostre regole, facendo riferimento al Digital services act (Dsa), il regolamento sui servizi digitali, pubblicato in quei giorni sulla Gazzetta ufficiale dell’Ue. Tuttavia l’eurodeputata Dita Charanzova, coordinatrice della commissione mercato interno per Renew Europe, il gruppo politico europeista che ha scritto la lettera, ha affermato che “Twitter non può diventare un inferno distopico“. Sottolineando che “al contrario, deve fare anche di più di quanto ha fatto ha fatto per combattere la disinformazione e l’odio. Questo è ciò per cui il signor Musk ha effettivamente aderito, almeno in Europa“. Charanzova ha aggiunto che Musk “dovrebbe venire a trovarci in modo che possa comprendere le regole del gioco europee. Ha obblighi ai sensi della legge sui servizi digitali (UE) e del codice di condotta sulla disinformazione del 2022, a cui Twitter è soggetto”. L’Unione Europea si è confrontata numerose volte con i giganti tecnologici statunitensi per cercare di imporre loro le regole del mercato europeo.

 

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