700 studenti in sala. È la prima produzione sostenuta da “Salentia” . Nandu: «Ragazzi, sforzatevi di essere voi stessi e non fingete di essere qualcun altro, è il miglior modo per non soffrire. Medicina per i bulli? Umanità e amore»
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Giovedì scorso, 24 novembre, è andato in scena a Lecce presso il Politeama Greco il neonato spettacolo teatrale “Il sogno di Mirko”, incentrato sui delicati e importanti temi del bullismo e del cyberbullismo tra ragazzi. Un successo straordinario, una platea gremita di 700 studenti che ha urlato all’unisono “Mabasta!”.
In questa importantissima prima, a sostenere lo spettacolo e ad essere accanto agli attori Francesca Trianni e Damiano Venuto, alla regista e direttrice artistica Liliana Putino e, soprattutto, ai 28 ragazzi di Mabasta (studenti del “Galilei-Costa” di Lecce) e al loro team leader Mirko Cazzato, c’è stato il poliedrico artista e musicista Nandu Popu dei Sud Sound System, il quale, a fine spettacolo è salito sul palco e, oltre a complimentarsi con tutti per la grande qualità dell’opera e per il modo in cui gli attori sono riusciti a trasmettere il messaggio focale e a far commuovere l’intera platea, ha spiegato ai ragazzi come anche la musica, molto presente anche nello spettacolo (musiche originali di Giacomo Sances), possa essere uno strumento valido per combattere il bullismo.
Come il suo solito, è arrivato diritto ai ragazzi del Politeama. Parlando in dialetto salentino ha raccontato che ai suoi tempi non era facile diventare cantante e che veniva costantemente schernito dai compagni, aveva inoltre capito di essere una sorta di “debole” rispetto ad altri, ma non gli importava. Ha infine esortato i ragazzi ad essere se stessi: «Chi soffre è chi finge di essere qualcun altro con se stesso. La debolezza è creatività. Chi vive di sogni farà grandi cose. Per i bulli c’è una sola medicina… umanità e amore». La cosa più bella? Chi lo prendeva in giro ai tempi della scuola ora va ai suoi concerti e porta i figli.
“Il sogno di Mirko” è incentrato su due personaggi: il Bullo e la Bulla. Attraverso la loro storia, i giovani spettatori sono portati a scoprire il loro mondo interiore, fatto di rabbia e fragilità, cercando di risalire alle radici della violenza, dell’incapacità di gestire la propria emotività e di relazionarsi con gli altri. Quelle che inizialmente sembrano due solitudini impossibilitate a comunicare tra di loro e con l’Altro, attraverso un viaggio di formazione e di conoscenza di sé, si addentreranno nella profondità del proprio dolore e capiranno che, forse, c’è un’altra strada possibile. In particolare, i personaggi troveranno nell’arte una risorsa preziosa, in grado di sublimare la violenza, la rabbia e il dolore in bellezza. Lo spettacolo è diviso in due parti: nella prima emergerà la realtà cruda del bullismo, ma con la seconda parte vedremo che quella violenza è solo la punta dell’iceberg di un processo ben più profondo, complesso e contraddittorio, e che i confini tra bullo e vittima sono spesso labili. Questa seconda parte risponde alla domanda: “E se guardassimo le cose da un altro punto di vista?” Una terza figura, il personaggio di Mirko, porterà in scena la sua concreta esperienza di vita, dialogando con il pubblico, muovendosi tra palcoscenico e realtà e stimolando la riflessione su una questione centrale: come ognuno di noi può intervenire, scegliere di agire contro il bullismo? Come si trasfigura la rabbia, il malessere, il bagaglio di oscurità che ognuno si porta dentro in empatia, arte, amore?
A fine evento, il produttore dello spettacolo Lorenzo Palumbo e Mirko Cazzato hanno ringraziato i 700 ragazzi in sala per i calorosi applausi e hanno ricordato che le prossime date di novembre sono il 28 ad Aradeo, Teatro Modugno e il 30 al Teatro comunale di Melendugno. Mentre gli appuntamenti di dicembre sono: il 1 a Lecce presso il Multisala Massimo, il 2 a Galatina, Cavallino Bianco, il 5 a Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi, presso il Cinema Teatro Italia, il 6 ad Erchie, Nuovo Cinema Paradiso, il 7 presso il Teatro Comunale di Novoli e il 13 a Gallipoli, presso il Teatro Schipa. Tutte le scuole che desiderassero partecipare o prenotare uno spettacolo per i propri alunni possono contattare l’associazione al numero: 329.1539113
Lo spettacolo “Il sogno di Mirko” è stato interamente ideato e realizzato nel Salento ed è in assoluto la prima produzione promossa e sostenuta dalla neonata startup giovanile “Salentia”, la quale ha come mission quella di promuovere e fare leva sulla bellezza, sulla cultura, sul turismo, sull’enogastronomia e sulle nuove tecnologie al fine di sollevare l’economia del territorio e offrire nuove opportunità di lavoro ai giovani.