Va promossa la cittadinanza attiva contro il disagio sociale dei ragazzi
di Pierpaolo Di Bello
Tra le agenzie educative, nonostante l’indebolimento della cittadinanza attiva nei vari settori, le associazioni hanno ancora qualcosa da dire ai nostri ragazzi. I quasi inesistenti punti di riferimento che la società attuale non è stata capace di dare alle nuove generazioni, rischia di far precipitare la situazione. E i segnali ci sono tutti, nelle cronache che ogni giorno leggiamo, che coinvolgono la sfera giovanile dei nostri comuni. Episodi violenti, atti di bullismo, atti vandalici ecc. ecc…
La crisi dei partiti politici, per esempio, è diventata sempre più evidente e si sono fortemente indebolite le loro funzioni di socializzazione e di promozione della partecipazione democratica sul territorio. Quanti circoli e movimenti hanno negli anni scorsi “animato” i territori e formato i giovani alla cittadinanza attiva.
Se sono diminuite le iscrizioni ai partiti, non è certo diminuita la disponibilità dei cittadini ad associarsi per impegnarsi in diverse forme di azione sociale. È perciò cresciuta in questo periodo l’attenzione al ruolo delle associazioni attive nella società civile. Impegnate in molteplici attività, le associazioni favoriscono la diffusione della cultura democratica, dell’universalismo e della solidarietà sociale, rafforzando i legami fra persone e l’efficacia delle politiche pubbliche.
Pertanto, la risposta univoca è di “sostenere” le associazioni. E non si parla solo a livello economico che è in sé importante. La politica, per esempio, può continuare a svolgere un ruolo importantissimo, partendo dalla base. Ogni comune dovrebbe avere nel proprio interno le Consulte e i forum cittadini.
Le Consulte Cittadine, quali organi elettivi, rappresentativi della popolazione, operano al fine di promuovere un’azione di stimolo e di proposta nei confronti delle Amministrazioni comunali in relazione alle problematiche territoriali, recependo e supportando le istanze che provengono da cittadini, comitati e associazioni presenti sul territorio di riferimento; favorire ed incentivare l’informazione verso i cittadini sulle tematiche amministrative affrontate dalle istituzioni locali che interessino le rispettive comunità territoriali; concorrere ad assicurare, mediante lo strumento della consultazione, un costante collegamento tra le specifiche realtà presenti e le Amministrazioni comunali.
Semplici strumenti, quindi, per creare coesione e partecipazione. Perché solo con il coinvolgimento dei ragazzi nelle varie forme si può “sperare” nei nuovi cittadini del domani.