L’informazione occidentale parla, mentre celebra inesistenti vittorie ucraine parla con una certa insistenza di un’offensiva invernale russa, basandosi forse più sulle suggestioni del vecchio “generale inverno” che su considerazioni militari, ma in effetti i russi non hanno alcun interesse ad avanzare adesso, almeno fino a che gli ucraini continuano ad attaccare senza costrutto nella speranza di tener il fronte Bakhmut/Artemovsk dove opera il gruppo Wagner.
Non si capisce che motivo ci sia di insistere in questo carnaio con perdite che arrivano a 500 uomini al giorno, la maggior parte dei quali reclute che non hanno mai sparato in vita loro e vengono continuamente sospinte verso il fronte per compensare almeno in parte le perdite. Come sostiene su Newsweek un ” ex” colonello americano, di quelli che guidano la strage dicendo poi che Bakhmut è un posto “orribile e miserabile”. Interessante questo sdoppiamento di coscienza che in fondo è al fondamento della cultura dell’impero e dell’eccezionalità.
C’è poi da dire che in questi mesi anche l’efficacia elle armi occidentali si è molto ridotta, non soltanto perché le riparazioni necessarie devono essere fatte in Polonia e Lituania per cui in combattimento ne resta meno della metà e questo vale soprattutto per gli obici che si sono rivelati molto delicati, fatti apposta per campagne militari dove l’impegno previsto è minimo, ma anche perché i russi hanno imparato a prendere le contromisure.
Sono stati per esempio aggiornati i sistemi di difesa aerea per abbattere i missili HIMARS e ogni giorno vengono intercettati da 10 a 20 di questi razzi. sono invece un decimo gli abbattimenti di droni di cui ormai l’ Ucraina scarseggia e così dai 20 o 30 che venivano abbattuti ancora durante l’estate si è arrivati ai due o tre di oggi, mentre il numero di droni russi di ogni tipo continua ad aumentare e sono divenuti essenziali per dirigere il tiro di artiglieria. Dentro tutto questo ci sono litigi tra Germania e Polonia riguardo alla riparazione di carri armati e cannoni, visto che Varsavia ha impedito la costituzione di un centro tedesco per la riparazione delle armi cedute da Berlino a Kiev, Questo senza parlare del delirante discorso di Scholz che vorrebbe la Germania come prima potenza in Europa che ha suscitato malumori generalizzati. E poi ci sono fatto strani che non si riescono a collocare bene. Per esempio negli ultimi cinque mesi la Lettonia ha ospitato l’emittente televisiva dell’opposizione russa TVrain ( che per la cronaca è finanziata sostanzialmente dalla Ue fin dal 2014,) ma ora ha ritirato la licenza perché persino una Tv della quinta colonna, non è riuscita a tenere dietro a una narrazione assurda degli eventi.
L’insieme di questi fatti ci dice che la Nato sta cadendo a pezzi, che sta perdendo rovinosamente la guerra per procura in Ucraina e nel farlo ha impoverito gravemente le popolazioni europee, tanto che i governi devono stringere il cappio della censura e dell’autoritarismo per restare al comando perché ormai le favole si stanno consumando e la gente comincia ad essere scettica sulle vittorie di Kiev. Sarebbe una buona notizia se non fosse che la Nato non può permettersi di essere sconfitta pena il venire meno della sua capacità di ricatto planetaria, ma anche delle politiche neoliberiste e liberticide che si stanno affermano in moti Paesi dell’Alleanza, per non dire in tutti,
Così c’è una buona parte di irresponsabili che vuole una partecipazione diretta o forse sarebbe meglio dire ufficiale della Nato alla guerra ucraina. E allora si possono comprender alcune cose: intanto gli inutili assalti ucraini che sfoceranno prima o poi in una tale mancanza di truppe e di mezzi che non potrà essere compensata se non con una diretta discesa in campo della alleanza e il fatto che il rafforzamento delle truppe russe oltreché dei dispositivi antiaerei non è stata affrontata in vista di un’offensiva invernale quanto di una diretta discesa in campo dell’ alleanza atlantica. E’ stato calcolato da esperti americani che per distruggere una batteria di S 400 russa occorrono almeno una dozzina di F 35 8 o 9 dei quali non sono destinati a tornare indietro. E naturalmente ci vuole un numero superiore di aerei di vecchia generazione. Dunque le sole 50 batterie S 400 ( senza contare gli altri tipi di difesa aerea) oggi dislocate nel Donbass e nei territori presi dai russi significherebbe esaurire in pochi giorni tutte le aviazioni del continente.
Non solo, ma attorno a Bakhmut/Artemovsk c’erano fino a un mese fa (oggi molti sono morti) circa 24 mila ucraini che equivalgono a 6-7 brigate Nato. L’esercito tedesco- tnto per fare un esempio – ne può schierare solo 8, non tutte realmente operative e per giunta con scarsi mezzi vista la massiccia donazione di armi a Kiev. Se si pensa che l’esercito ucraino all’inizio dell’operazione militare contava una sessantina abbondante di brigate, armate fino ai denti, senza considerare la territoriale, è facile fare i conti. E tuttavia l’occidente è talmente impazzito, ha raggiunto un tale livello di distopia che bisogna aspettarsi di tutto: che alla fine voglia fare un atto di forza nel periodo in cui è più debole.