22 DICEMBRE 2022 – L’Associazione Musicale “Il Coretto” per l’ultimo evento – il ventunesimo per l’esattezza – della sua 57° stagione concertistica, ha organizzato sotto la direzione artistica del maestro Flavio Peconio e in collaborazione con Fondazione AMADEUS “Musica parole e Immagine – Omaggio alla musica Francese”, un concerto in ricordo di Bogdan Maracic.
Ad ospitare la serata in una consueta atmosfera pre natalizia, il Circolo Unione di Bari, location regale, luccicante e di spessore, che ha teletrasportato tutti i presenti nel passato, in un tipico salone da festa a cavallo tra la fine dell’800 e la prima metà del 900. A presentare la scaletta dello spettacolo e a indottrinare l’audience, il Prof. Raffaele Pellegrino.
Parola chiave: Tenerezza. Il duo pianistico composto da Carla Aventaggiato e Maurizio Matarrese ha iniziato, infatti, con “Suite op. 56” di Gabriel Faurè, compositore e organista francese che insieme a Debussy, Ravel e Saint-Saëns, è considerato uno dei più grandi musicisti della fine del XIX secolo e dell’inizio del XX secolo. Hanno eseguito i sei brani dell’opera a quattro mani, ispirata alla spontaneità della giovanissima Dolly, opera sognante e infantile descritta con semplicità e affetto in maniera armoniosa: Berceuse, Mi-a-ou, Le jardin de Dolly, Kifty-Valse, Tendresse, La pas espagnole (di matrice popolare).
A seguire è stata la volta di omaggiare Francis Poulenc, anch’egli famoso compositore e pianista francese, e la sua “L’Historie de Babar – le petit éléphant” composta nel 1940 su richiesta di undici bambini annoiati dalla sua solita musica seria. Si tratta, infatti, di un esperimento dell’artista volto a rendere la musica mosaico narrativo di una storia scritta da Jean De Brunhoff, diventata famosa in tutto il mondo e apripista di un nuovo genere per bambini. Ravel disse: «Quella di Babar è la storia di ogni essere umano…che giunge infine a realizzare il senso della propria esistenza». A recitare il testo del predetto, Marilena Colafemmina, mentre al pianoforte da solista l’Aventaggiato con la successione ininterrotta di Berceuse, Valse, La marcia nuziale di Babar, Polka e per finire il Notturno. Unite alla voce e alla musica, anche i disegni virtuali realizzati live a ritmo e proiettati su un pannello a cura del performer Mario Pugliese.
La terza e ultima sezione della serata è stata, invece, dedicata ad un altro nome illustrissimo della musica francese, il compositore, pianista e direttore d’orchestra Maurice Ravel e la sua “Ma Mère l’oye”, nella quale notiamo perfettamente come l’autore riesca a calarsi nelle sonorità del passato, senza emularlo, trovandoci al suo interno tutto ciò che lo caratterizzava: mistero, evocazione orientale, malinconia e verve fantasiosa. Le cinque opere – Pavane de la Belle au bois dormant, Pollicino, Laideronnette – Imperatrice des Pagodes, Les Entretiens de la Belle et la Bête e Le jardin féerique – sono state interpretate nuovamente dalle quattro mani di Matarrese e Avantaggiato con l’accompagnamento della voce, stavolta, di Rocco Capri Chiumarulo ma sempre con le immagini ideate e illustrate da Pugliese.
A concludere l’evento, sempre rimanendo in tema natalizio e in sintonia con la parola chiave scelta dagli organizzatori, il duo di pianisti che ha allietato la platea per un’ora e mezza ha regalato anche una versione classica della celebre White Christmas, congiuntamente alla recitazione del testo italiano della canzone da parte di entrambi gli attori e alla immaginazione sacra e profana delle figure. Tutto per confermare – qualora a qualcuno non fosse già chiaro – che l’Arte è una sola ma ricca di sfumature che se mescolate con raffinatezza e precisione tra loro creano pura magia.