Principale Estero Marcos in Cina per affrontare le tensione nel Mar Cinese Meridionale

Marcos in Cina per affrontare le tensione nel Mar Cinese Meridionale

Marcos

Il presidente filippino Ferdinand Marcos Junior è diretto a Pechino per una visita di tre giorni. Al centro dei suoi colloqui con Xi Jinping ci sono le tensioni territoriali tra Manila e il governo cinese sulla sovranità nel Mar Cinese Meridionale. Questo sarà il secondo incontro faccia a faccia tra Marcos e Xi dopo quello di novembre in Thailandia, e arriva mentre le Filippine hanno espresso preoccupazione per le attività cinesi segnalate e per lo “sciame” delle navi di Pechino nelle acque contese nel Mar Cinese Meridionale. Tuttavia sarà la prima visita di Marcos in Cina come presidente e la sua prima visita ufficiale in un Paese al di fuori dei membri dell’ASEAN.

Marcos in Cina

Nel frattempo, Manila continua a commerciare molto con la Cina. Difatti Pechino  rappresenta il 20% del commercio estero delle Filippine ed è anche una delle principali fonti di investimenti diretti esteri. Nonostante questi legami economici, le parti hanno ripetutamente litigato per le rivendicazioni della Cina su isole e acque nel Mar Cinese Meridionale, strategicamente chiave, indicato da Manila come il Mar delle Filippine occidentali. Un arcipelago di 14 isolotti situato a ovest delle Filippine, è un’area molta ricca di risorse naturali. C’è petrolio, gas e un’enorme quantità di pesce per i pescatori in questa zona. È un crocevia strategico che da anni provoca l’irrigidimento dei Paesi della regione. Perchè Pechino ha ignorato una sentenza del 2016 di un tribunale dell’Aia che ha invalidato le rivendicazioni della Cina sul corso d’acqua, navigando fregate militari attorno alle Spratley. Ma le Filippine, non più del Vietnam o del Sultanato del Brunei, non vogliono cedere a questo ricatto. In un discorso dello scorso maggio, Marcos ha promesso che non avrebbe perso un centimetro del territorio filippino a favore di nessuna potenza straniera. Anche il segretario di Stato americano Antony Blinken e il vicepresidente Kamala Harris durante una visita, lo scorso anno, hanno assicurato a Manila che Washington avrebbe difeso le Filippine se fossero state attaccate nel Mar Cinese Meridionale.

 

 

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