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Il Coordinamento StaGe! e Indies : serve un maggiore sostegno alla graduatoria del Bando Extra Fus musicale, appello al Governo

Il Coordinamento StaGe! e Indies ebbe un sincero apprezzamento iniziale per l’avviso pubblico (DDG 5 ottobre 2022, rep. n. 1348), ovvero il bando “Rilancio delle attività di spettacolo dal vivo nella fase post pandemica” perche’ si riteneva che si sarebbero colti gli aspetti drammatici del Covid che aveva colpito il settore spettacolo nelle Festivita’ 2022 con un calo di fatturato per le realta’ musicali indipendenti ed emergenti intorno al 50% e di  ripartenza nel post Covid, in una situazione difficile per le realta’ piu’ piccole quando insieme sono ripartite alla grande cercando di occupare tutti i mercati (disco, live, streaming, radio, tv, social, etc.) i big delle multinazionali.

Il suddetto avviso infatti ha avuto il merito di porre in primo piano le attività a carattere professionale di produzione, programmazione e promozione per il rilancio culturale ed economico dei territori e delle attività nella fase post-pandemica. Unica criticità, di non poco conto, riguardava le risorse, evidentemente insufficienti per la possibile platea di beneficiari e di conseguenza per le comunità nelle quali essi operano, ma l’augurio nostro era che magari si sarebbero certamente rimpolpate trattandosi di risorse complessive a livello nazionale che spesso mette a disposizione una singola grande citta’ metropoliltana per un unico bando.

Purtroppo siamo stati troppo fiduciosi. Oggi, alla luce delle graduatorie pubblicate sul sito della DG Spettacolo dal vivo e delle relative assegnazioni, segnaliamo che e’ del tutto evidente che il Ministero della Cultura non intende prendersi cura dei soggetti extra FUS e dei territori spesso periferici su cui essi insistono nell’ambito delle attivita’ musicali. Infatti, per il settore della musica, solo il 6% dei soggetti finanziabili è risultato effettivamente beneficiario, cioe’ solamente 22 progetti su oltre 400 progetti sono arrivati a segno , mentre almeno la meta’ dai 50 punti in su tutti progetti di grandissimo valore sono rimasti totalmente esclusi.

È lecito chiedersi allora quale sia il futuro degli extra FUS musicali e di tante comunità musicali di fatto lontane dalle principali direttrici culturali del Paese, quale rilancio davvero possa essere possibile, così come è naturale chiedersi chi se ne prenderà la responsabilità. Quale il ruolo dello Stato di fronte a queste decisioni incredibili che facilitano e favoriscono di fatto il ruolo delle multinazionali della musica che vedono cosi asfaltato tutto il settore della musica popolare contemporanea di innovazione e ricerca realizzata dai gruppi della filiera musicale indipendente ed emergente del nostro paese tutte fatte da realta’ italiane e ritiene che il nuovo Ministero della Cultura, pur se il bando e’ stato realizzato prima dell’insediamento del nuovo Governo,  debba farsi carico di un sostegno vero a  una graduatoria vera aumentando le  risorse a disposizione e sostenendo con risorse integrative almeno tutti coloro che hanno superato i 50 punti nella graduatoria dando cosi’ un forte senso di sostegno agli Extra Fus musicali e ai loro progetti che rendono piu’ identitario il nostro paese.

Il Coordinamento StaGe! e Indies resta disponibile a un confronto plurale e trasparente che provi a far luce in un momento così incerto su tali situazioni e immagina che il Governo appena insediato non potra’ non cogliere tale proposta e favorire l’aumento dei sostegni di tale bando per favorire cosi le imprese della cultura musicale italiana.

Sito: www.meiweb.it

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